PCS nazionale Livorno e Trieste sono critici

LIVORNO – Ma davvero la centralizzazione del PCS come da disposizioni centrali potrà migliorare il servizio? A metterlo in dubbio c’è una nota congiunta da Gloria Dari (Spedimar Livorno) e Stefano Visintin (ASPT-ASTRA Trieste). La direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in Gazzetta Ufficiale a maggio, ha presentato le linee guida “per omogeneizzare ed organizzare i sistemi Port Community System (PCS) da attuare attraverso la piattaforma logistica nazionale (PNL)”. Tradotto, vuol dire che “le Autorità di sistema portuale, entro il 30 settembre 2018, migrano i loro PCS nel private cloud della PLN presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” che a sua volta li girerà al concessionario nazionale, ovvero la società Logistica Digitale, nuova denominazione della joint venture formata da DXC, FAI Service e Vitrociset. Il joint gestirà per vent’anni la Piattaforma Logistica Nazionale bandita da Uirnet. Tra un paio di settimane il PCS diventerà dunque unico in tutta Italia.

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