Il percorso formativo per i piloti dei porti

Nella foto (da sx): Direttore Fedepiloti Giacomo Scarpati, ammiraglio Pettorino, direttore Coletta, presidente Fedepiloti Francesco Bandiera dopo ratifica Decreto.

ROMA – È stata ufficializzata, dopo lunghi lavori preparatori, la firma del Decreto Interdirigenziale inerente le “linee guida per la formazione iniziale e l’aggiornamento professionale dei piloti dei porti”. Redatto secondo il contenuto della risoluzione IMO A.960 del 2003 relativa alle “Raccomandazioni sull’addestramento e la certificazione e le procedure operative per i piloti marittimi diversi dai piloti d’altura”, e approvato dal Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto e dalla Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le Infrastrutture portuali e il Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il documento, sottoscritto dal comandante delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino e dal dirigente della Direzione Generale del MIT Mauro Coletta, tenendo in considerazione che i piloti “svolgono un ruolo fondamentale di supporto tecnico sia per i comandanti delle navi sia per le autorità marittime”, con questo atto formale si è ritenuto necessario “mantenere un’adeguata relazione tecnico-professionale tra pilota, comandante della nave e, per quanto appropriato, con l’Ufficiale in servizio di guardia al fine di assicurare la sicurezza dell’attività di pilotaggio” e di conseguenza “stabilire norme armonizzate, in linea con i principi IMO, per la formazione iniziale l’aggiornamento professionale dei piloti che operano nei porti nazionali”.

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