Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Elettricità: come prepararsi alla “rivoluzione” di settore

MILANO – Quando l’elettricità si chiamava “luce” e i consumatori erano “utenti”, la base del sistema energetico era assicurato dalle grandi centrali termoelettriche. Oggi non esiste più quel mondo e la transizione energetica sta portando un cambiamento radicale nel modo di produrre, di consumare e di pensare l’energia. Gli impianti da fonti rinnovabili sono sempre più economici ma discontinui; le tecnologie stanno cambiando in via irreversibile lo scenario. Il chilowattora non sarà più un semplice prodotto ma un vettore di servizi quali riscaldamento, sicurezza, illuminazione, climatizzazione, trasporti e così via. Intanto, dopo anni di prezzi calanti, le quotazioni sul mercato elettrico sono risalite bruscamente in poco tempo: perché questo rialzo, e quanto durerà? Di questo e di altro si è parlato all’incontro “Il mercato elettrico italiano, tra policy e strategie industriali”, organizzato da Althesys a Milano, in Camera di Commercio.

[hidepost]

Per interpretare un mondo sempre più complesso, come quello dell’energia, servono strumenti specifici: per questo Althesys ha messo a punto NET (New Electricity Trends),  il nuovo strumento per l’analisi e l’interpretazione del mercato elettrico, che è stato illustrato nel corso della mattinata. In particolare, NET Policy& Regulation si sofferma sull’analisi del percorso legislativo europeo e nazionale, individuandone l’impatto sul business, mentre gli scenari di prezzo sono sviluppati da NET Market&Pricing, un modello previsivo proprietario che completa il pacchetto proposto da Althesys.

Per Alessandro Marangoni, Ceo di Althesys “il nuovo mercato necessita di una visione nuova, poiché sono cambiati i modelli e la struttura che lo facevano funzionare, così come l’avevamo conosciuto fino a ieri. Bisognerà capire, a questo punto, quale impatto potranno avere sia la riduzione dei costi derivanti dalle tecnologie rinnovabili, sia gli investimenti necessari per infrastrutture, accumuli e servizi innovativi per gestire la maggiore complessità sul sistema che ne deriverà”.

A seguire, in sintesi, alcuni dei trend principali individuati nel dibattito.

L’era delle rinnovabili – La penetrazione futura delle rinnovabili nel mix energetico è un dato certo: l’obiettivo Ue di raggiungimento del target al 32% dovrebbe portare, ad esempio, il fotovoltaico a triplicare la produzione (da quasi 20 GW a 68 GW) al 2030, con una quota di FER elettrico che dovrebbe passare dal 55% (previsto dalla Strategia energetica nazionale) al 62%. L’eolico dovrebbe invece più che raddoppiare da quasi 10 GW a 26 GW.

Produzione elettrica – Nel medio-lungo periodo si ridurrà sensibilmente la produzione flessibile termoelettrica, che fino a pochi anni fa era in overcapacity; di qui la necessità di nuovi investimenti in reti, accumuli e nuovi impianti di generazione.

Capitolo prezzi – Dopo molti mesi stabili, i prezzi sono risaliti bruscamente: oggi i costi del termoelettrico sono superiori a quelli delle rinnovabili. La domanda da porsi è dunque se si tratti di un periodo di volatilità dovuto a diverse contingenze (come, ad esempio, la situazione geopolitica che incide sui prezzi dei combustibili fossili o i recenti fermi delle centrali nucleari francesi) o un fenomeno strutturale. Il gap tra i prezzi italiani e quelli stranieri tenderà a ridursi, più per l’aumento dei secondi che non per la riduzione di quelli interni.

Market design – La caratteristica capital intensive delle rinnovabili richiede una nuova definizione delle regole rispetto al mercato spot, così come è necessario attuare strumenti per garantire la capacità di energia elettrica necessaria nel medio-lungo periodo per mantenere adeguato e sicuro il sistema elettrico italiano.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Ottobre 2018

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio