Livorno, traffici stabili dall’anno prima più ro/ro e crociere, meno contenitori
LIVORNO – È una miniera di informazioni, come da anni avviene, il compendio fornito dall’Avvisatore Marittimo del porto labronico sui traffici dell’anno. Sono dati non ufficiali – avverte Fabrizio Moniga che firma con i suoi collaboratori il documento – ma che hanno il vantaggio di essere tutti registrati dalla “stazione di avvistamento navi” della grande torre azzurra in avamporto. Alla quale, con gli osservatori h/24, non sfugge nemmeno il passaggio d’un gozzo.
Il rapporto non giudica, ma – appunto – registra. Proviamo a sintetizzare: l’anno 2018 è stato per il porto di Livorno sostanzialmente stabile, con un totale di arrivi di navi pari a 7.940 unità, contro le 7.853 del 2017. Statisticamente, +1,11%. Sempre sul piano statistico, gli aumenti più significativi riguardano nell’ambito dei ro/ro gli arrivi delle navi passeggeri (+91,28%), quelle dei rotabili (+12,24%); calano le gasiere (-6,98%) ma aumentano le navi con il LNG (+18,18%). Deciso anche l’aumento dei croceristi (+10.78%) per un totale di 759.787 persone. Meno navi con cellulosa (-8,15%) ma più con sabbia (+20%), meno impiantistica (-42,86%) ma più chimichiere (+13,43%).
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Il traffico dei contenitori ha visto un andamento altalenante: partito in gennaio con meno navi rispetto al 2017, è rimasto per tutto l’anno in ribasso, con una brusca risalita solo a dicembre, dove ha superato il 2017 (dicembre 2017: 69 navi; dicembre 2018: 75 navi). In totale sono arrivate 875 navi contro le 9476 del 2017 (- 7,60%).
Significativa la “torta” sulla composizione percentuale del traffico navi: i ro/ro sono in testa con il 34%, seguono i traghetti con il 33%, poi le navi contenitori con l’11%.
La provenienza dei traghetti vede largamente in testa il porto di Olbia (Sardegna) con il 40% degli arrivi. Segue Bastia con il 21%, quindi Golfo Aranci con il 17% e Capraia con il 15%. Nella classifica entra anche Palermo con il 5%, il resto sono briciole. Le navi passeggeri hanno raggiunto i picchi (50 unità al mese) a maggio e a ottobre. I minimi a gennaio e febbraio (3 navi al mese per entrambi). La nave passeggeri con il maggior numero di toccate è stata la “Sovereign” con 32 arrivi, quella con il maggior numero di passeggeri la “Norvegian Epic” con 4.979 croceristi (arrivata il 9 agosto). La nave più lunga in assoluto è stata la “Indipendence of the Seas” di 338,8 metri, quella non passeggeri la portacontenitori “Conti Everest” di 334,07 metri, larga 42,8 metri, bandiera di Malta e “infilata” con molta perizia dei piloti in Darsena Toscana. Il pescaggio massimo registrato dalle navi arrivate a Livorno è stato di 12 metri.
Infine: le banchine più utilizzate per il traffico delle navi passeggeri sono nell’ordine l’Alto Fondale (50,6%), il molo Italia (23,3%) la banchina 75 (12,2%), il molo Capitaneria (9,7%) e la Sgarallino (3,4%). Da sottolineare che la provenienza delle navi da crociera registra un massimo del 51% da Civitavecchia, seguita da Montecarlo (13%).
Ultima curiosità, le bandiere: prevale negli arrivi quella italiana (5.016 navi) seguita da Malta (609), Panama (278), Liberia (269), Portogallo (250), Bahamas (211), Hong Kong (159), Singapore (119). Seguono Bermuda (60), Antigua (55), Cayman (53), Gran Bretagna (51) e via in calando.
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