LIVORNO – La vicenda della Porto 2000 preoccupa anche la RSA interna. Lo testimonia una nota firmata da Uiltucs di Fabio Bicchierini, che chiede udienza anche al tavolo indetto dalla Regione Toscana sui temi del porto labronico.
“Su questo tavolo – scrive Bicchierini – vorremmo portare anche la vice dei lavoratori della Porto 2000, azienda dove è in atto una transizione che si protrae per un tempo eccessivo, durante il quale si sono acuiti molti elementi di incertezza per i lavoratori”.
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La nota giudica la privatizzazione “un errore madornale” e punta l’indice sui ritardi del progetto di sviluppo del nuovo porto passeggeri. “Dov’è finito a questo proposito – si legge nella nota – il POT ovvero la zonizzazione e l’affidamento delle banchine per i passeggeri?”.
“Abbiamo letto che l’AdSP chiamerà a breve i vincitori del bando – continua la nota – per definire il contratto: ma anche le motivazioni espresse pubblicamente da chi ha vinto e il contesto preoccupante di tutto”. La RSA chiede alle istituzioni di salvaguardare il ruolo che Porto 2000 “ha sempre esercitato nel settore passeggeri evitando interpretazioni normative, come recentemente abbiamo letto, che intacchino funzioni sempre collegate e riferite, ribadite pure nella gara”.
Si affronta anche il tema dell’organico. “Nella speranza – scrive il documento – che sbloccando la situazione si dia il via sia alle sostituzioni di chi è già andato in pensione sia ai nuovi ingressi, visto che la stagionalità non esiste quasi più come dimostra la notevole turnazione dei servizi svolti con personale esterno”.
Tra i commenti raccolti dal sindacato c’è anche la preoccupazione per il rinnovo del contratto di lavoro. Sembra che l’AdSP – titolare ad oggi della proprietà insieme alla CdC – avesse promesso il rinnovo dell’integrativo per un anno mentre dai vertici della Porto 2000 si è rilanciato con una proposta di soli 6 mesi. Proposta che sarebbe già stata respinta da buona parte dei dipendenti e dalla stessa RSA.