Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

d’Amico vende a “lease back” la medium range “Voyager”

LUSSEMBURGO – d’Amico International Shipping S.A ha reso noto che la propria controllata operativa d’Amico Tankers D.A.C. (Irlanda) (“d’Amico Tankers”), ha firmato un accordo per la vendita e ‘lease back’ della MT High Voyager  una nave ‘medium range’ di portata lorda pari a 45,999 tonnellate e costruita nel 2014 presso Hyundai-Mipo (Sud Corea) per totali US$ 25,7 milioni.

Questo accordo consente a d’Amico Tankers di generare cassa, al momento della consegna della nave, per un importo pari a circa US$ 9,6 milioni, al netto delle commissioni e del rimborso del debito esistente, contribuendo quindi al rafforzamento della posizione di liquidità di DIS, in vista del completamento del proprio programma di rinnovamento della flotta e consentendo alla Società di beneficiare dell’attesa ripresa di mercato.

[hidepost]

A seguito di questa operazione, d’Amico Tankers manterrà il pieno controllo della nave, grazie ad un contratto di noleggio a ‘scafo nudo’ della durata di 10 anni, con obbligo di acquisto al termine del contratto. d’Amico Tankers ha inoltre l’opzione di riacquistare la nave a partire dal terzo anno dalla vendita della stessa, con tre mesi di preavviso e a dei livelli competitivi.

Ad oggi, la flotta DIS comprende 49,5 navi cisterna a doppio scafo (MR, Handysize e LR1 product tankers), di età media pari a 6,9 anni (di cui 24 navi di proprietà, 17,5 a noleggio e 8 a noleggio a scafo nudo. DIS ha inoltre 2 navi in gestione commerciale). d’Amico Tankers ha inoltre contratti in essere con Hyundai Mipo Dockyard Co. Ltd per la costruzione di una nuova nave cisterna LR1 (Long Range), con consegna prevista nel primo trimestre del 2019.

Paolo d’Amico, presidente di d’Amico International Shipping, ha dichiarato: “Sono lieto di annunciare il raggiungimento di questo ulteriore accordo di sale & lease back con una rispettabile controparte giapponese, che ci consentirà di generare un effetto di cassa positivo per circa 9,6 milioni di dollari, al netto del rimborso del debito bancario preesistente e del pagamento delle commissioni. In coerenza con accordi simili che abbiamo concluso in passato, questa transazione ci consentirà di mantenere il pieno controllo di questa moderna nave MR, attraverso un contratto di noleggio a scafo nudo della durata di 10 anni. L’accordo prevede, inoltre, opzioni di acquisto molto flessibili, che ci consentono di riacquistare la nave a partire dal terzo anno di contratto, con tre mesi di preavviso e a livelli interessanti”.

A partire da oggi, questa press release è disponibile nella sezione ‘investor relations’ del sito internet di DIS, depositata presso CSSF, diffusa attraverso il circuito e-market SDIR e depositata presso Borsa Italiana S.p.A. attraverso il sistema di e-market Storage e attraverso la Société de la Bourse de Luxembourg S.A. in qualità di OAM.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Marzo 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio