Vado Ligure esempio in Italia della più totale automazione
GENOVA – Il nuovo terminal container di Vado Ligure, che diventerà operativo alla fine di quest’anno, potrà contare su una serie di equipment tecnologicamente all’avanguardia ed in particolare su una flotta di gru di piazzale e di banchina che opererà grazie alle più moderne tecnologie dell’automazione. È la nuova frontiera dei terminal contenitori, che stanno subendo una profonda trasformazione in vista della stagione in crescita dei traffici internazionali e delle promesse della “Via della Seta” per la quale Vado Ligure è un punto determinante di arrivo per l’Europa centro-occidentale.
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In particolare – informa il nuovo sito web del porto – lo yard (ovvero il piazzale) sarà il primo in Italia ad essere altamente automatizzato: le gru di piazzale, dette anche ARMG (Automatic Rail Mounted Gantry cranes), opereranno infatti in completa autonomia. L’operatore interverrà soltanto in caso di necessità su singole operazioni da una sala di controllo remoto grazie ad un particolare software. Questo consentirà di mantenere i più elevati standard di sicurezza nel settore in quanto nessuna persona sarà fisicamente presente in piazzale durante la movimentazione dei container. L’accesso al piazzale automatizzato sarà possibile soltanto per attività di manutenzione durante il fermo delle gru.
Siamo in sostanza alla seconda frontiera della sicurezza, dopo gli allarmi più o meno automatici dei mezzi in movimento: che hanno contribuito a migliorare le condizioni di lavoro, ma non sono riusciti ad evitare incidenti anche gravi alle persone. Vado Ligure sarà l’esempio non solo di come la tecnologia diventa sempre più “friendy” nei confronti dei lavoratori, ma anche di come le aziende s’impegnano perché sui piazzali e sulle banchine la sicurezza diventi non un optional ma una certezza.
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