Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Un mare “di classe” con Marevivo

Rosalba Giugni

PORTO SANTO STEFANO – Ha preso il via il progetto di educazione ambientale di Marevivo “Un mare di classe”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, che porterà la sensibilizzazione sui temi ambientali e la conoscenza del mare tra i banchi dell’Istituto statale di Istruzione Superiore “R. Del Rosso – G. Da Verrazzano” di Porto Santo Stefano, in provincia di Grosseto.

“Un mare di classe”, pensato come un “laboratorio condiviso” di idee, si rivolge agli studenti del Nautico con l’obiettivo di veicolare una più efficace e corretta informazione sulla Risorsa Mare, in chiave sostenibile, diffondendo una maggiore conoscenza della cultura tecnico scientifica e delle problematiche legate all’ecosistema marino e le indicazioni sulle opportunità di lavoro che stanno emergendo nell’ambito della tutela ambientale e dei servizi eco-sistemici.

[hidepost]

Il percorso, caratterizzato da lezioni frontali e attività, sia indoor che outdoor, prevede diverse aree di intervento: dalla valorizzazione della biodiversità alla legalità, sicurezza del mare e gestione delle Aree Protette fino alla raccolta dei rifiuti in spiaggia con rilevamento e classificazione della beach litter. Tra le attività sul campo anche un’uscita a bordo di un’imbarcazione attrezzata per un’esperienza pratica di campionatura dell’acqua con la manta trawl, uno strumento tecnico per rilevare e analizzare le microplastiche in mare, nell’ambito delle attività di citizen science relative al progetto SeaClener del CNR e dell’INGV di La Spezia, e visite al consorzio Castalia specializzato nelle attività marittime.

«Riteniamo fondamentale – afferma la presidente di Marevivo Rosalba Giugni – guidare i giovani che diventeranno i futuri professionisti del mare a una maggiore sensibilità, fornendo loro gli strumenti necessari allo svolgimento di un’occupazione in linea con il rispetto del mare, fonte naturale dalla quale dipende il nostro benessere. Ribadiamo ancora una volta l’importanza di investire sulla blue economy perché lo sviluppo economico non deve avere conseguenze negative sull’ambiente naturale».

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Maggio 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio