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La Spezia ha celebrato la “Porta verso Sion”

LA SPEZIA – Ieri, martedì 18 giugno è stato un giorno importante per la città della Spezia che nel 2006 fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile per la straordinaria dimostrazione di  solidarietà ed aiuto alla popolazione ebraica da parte della comunità: che accolse ed assistette i profughi ebrei scampati ai lager nazisti che intendevano raggiungere via mare la Terra Promessa.

L’Autorità di Sistema Orientale del Mar Ligure Orientale ed il Comune di La Spezia, con la presidente Carla Roncallo e il sindaco Pierluigi Peracchini hanno deciso di onorare la storia attraverso due eventi, il primo dei quali ha preso il via alle ore 16,30 al Molo Pagliari con l’inaugurazione del progetto vincitore del concorso di idee per un monumento commemorativo ed un percorso didattico/espositivo a “stazioni”. Il percorso, composto da dieci teche, nasce sul Molo Pagliari dal titolo “La Spezia, Porta di Sion”: i vincitori sono stati Jacopo Maugeri, Alessandro Tognetti, Studio M2B PROGETTI – Paolo Maloni e Ivano Barcellone; la scultura in marmo è stata ideata dal maestro Walter Tacchini, esponente della cosiddetta Arte Sociale, nome conosciuto a livello internazionale, insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Sia il monumento sia il percorso saranno visitabili gratuitamente dal pubblico non appena ultimati i lavori di realizzazione della nuova marina, ormai in avanzato corso di esecuzione.

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Contestualmente, a seguito dell’accoglimento da parte del Comune di La Spezia della richiesta proveniente dall’AdSP (e ad essa da Israele) di intitolare alla Memoria la piazza alla radice del Pagliari dove verrà posizionato il monumento e di dedicare il percorso espositivo a Yehuda Arazi e Ada Sereni (che predisposero e diressero con grande impegno l’intera operazione nel 1946) è avvenuto lo scoprimento delle due targhe. Protagonisti di questo ulteriore evento i nipoti di Arazi e Sereni, ossia Orli Bach e Haim Confino, arrivati da Tel Aviv per l’occasione.

Inoltre, entrambi gli enti, a seguito della proposta di Orli Bach, nipote del comandante Yehuda Arazi, oltre che membro della commissione giudicatrice del concorso di cui faceva parte per il comune anche l’Assessore Annamaria Sorrentino, hanno deciso a suo tempo di accogliere l’idea di realizzare anche alla Spezia la mostra “Dalla Terraferma alla Terra Promessa: Aliya Bet dall’Italia a Israele, 1945-1948”, già esposta a Roma nel 2018 per iniziativa della Fondazione Museo della Shoah. Mostra che, per gentile concessione del Museo Eretz Israel di Tel Aviv, è stato possibile trasferire grazie anche al sostegno di Fondazione Carispezia, rappresentata oggi in conferenza stampa da Cinzia Sani, consigliere di Indirizzo.

La mostra è stata inaugurata sempre il 18 giugno alle 18,30, presente anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, e rimarrà aperta fino al 18 settembre (Orari: tutti i giorni escluso il lunedì dalle ore 10 alle ore 18. Ingresso libero) dando modo così agli studenti, ai turisti ed ai numerosi crocieristi di passaggio di visitarla.

È stata coinvolta anche l’Ambasciata d’Israele in Italia, che ha fornito il suo patrocinio. La vice ambasciatrice, Mrs. Ofra Farhi, ha partecipato ad entrambi gli eventi. Giunti da varie parti d’Italia e da Israele anche numerosi discendenti di coloro che lasciarono La Spezia per la Palestina.

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Pubblicato il
19 Giugno 2019

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