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Un vertice con il commissario e il sindaco per definire assetti e crescita del porto

Enio Lorenzini

LIVORNO – Enio Lorenzini di solito parla poco e a bassa voce. Ma in questa nostra breve intervista ha parlato addirittura pochissimo, anzi quasi niente. Eppure dovrebbe essere almeno moderatamente soddisfatto della decisione del comitato di gestione dell’AdSP del Tirreno settentrionale – quella di Livorno, tanto per intenderci – che ha confermato al suo “multipurpose” via libera anche sui contenitori almeno fino a quando il sogno (o utopia?) della Darsena Europa partirà in concreto.

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Lorenzini, è soddisfatto che, dopo mesi di passione, ci sia stato un buon risultato?

“Diciamo pure, se vuole la verità: dopo due anni di passione. E voglio ricordare che non era in ballo la concessione al terminal, che nel 2016 era stata rinnovata fino al 2029, quanto il nostro piano industriale. Il commissario ammiraglio Verna è un uomo intelligente ed esperto, una volta chiarite le cose l’ha capito subito. Ed ha anche capito che il terminal non ha mai sgarrato sui tempi indicati dal piano industriale attuale. Anzi, abbiamo sempre preceduto le date in cui avrebbero dovuto essere realizzati gli impegni sottoscritti”.

La delibera del comitato comporta una serie di reciproci impegni da definire in uno o più documenti…

“Che sono, ovviamente, la parte operativa fondamentale. Proprio per questo ho chiesto sia all’ammiraglio Verna sia al neo-sindaco Salvetti un incontro, programmato ad oggi per il 10 luglio. Ho letto con piacere della partecipazione – da osservatore – del sindaco all’ultimo comitato. Un segnale importante. Definire i passi da compiere nei prossimi tempi non riguarda solo il terminal, ma anche l’economia della città e dell’intero territorio. Noi da parte nostra stiamo continuando ad investire. Con il nuovo tratto ferroviario che entro sei mesi dovrebbe collegarci direttamente al nodo del Calambrone. Con quest’opera contiamo di arrivare a fare almeno una dozzina di treni nei tempi nei quali oggi ne facciamo due o poco più.”

Il vostro terminal continua dunque ad investire parecchio, anche in attesa che parta – se partirà – la Darsena Europa.

“Nell’interesse del porto e della sua economia, ci auguriamo tutti che parta. In quanto agli investimenti, il Lorenzini & C. dalla sua nascita ha investito sul nostro porto circa 50 milioni di euro, compresi interventi in opere che non sono strettamente di nostra competenza o di utilità generale come l’allargamento del varco doganale, i lavori alla strettoia del Marzocco, ed altro. Creiamo lavoro, distribuiamo lavoro, collaboriamo con le istituzioni su tutto quello che può portare alla città e al porto valore aggiunto. Un valore aggiunto che si chiama anche MSC, ovvero una delle potenze mondiali in campo di shipping e di terminalismo”.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
3 Luglio 2019

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