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Lo “scavalco” dei sospiri

Bino Fulceri

COLLESALVETTI (LI) – L’interporto Vespucci di Guasticce sta diventando sempre più un vero retroporto dello scalo marittimo livornese. E anche se due giorni fa è saltata l’inaugurazione dei lavori, annunciata con la presenza del governatore della Toscana Enrico Rossi, per la costruzione dell’atteso e sospirato “scavalco”, (ovvero di quella struttura ferroviaria che collegherà direttamente il porto al retroporto consentendo di evitare gli attuali nodi di scambio, e avviando anche un collegamento diretto su ferro con la rete TEN-T) dovremmo comunque esserci. Un sospiro di più, cui siamo del resto rassegnati.

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Sempre per l’interporto “Vespucci” sono in atto importanti scelte anche di governance. In sostituzione del dimissionario Massimo Provinciali, è stato cooptato come vicepresidente, su designazione dell’AdSP, il maritime consultant Angelo Roma, già presidente di Toremar e storico uomo-Zim oltre a svariate altre esperienze portuali. Il consiglio direttivo, presieduto da Rocco Guido Nastasi, ha anche discusso sul progetto di sviluppo per i prossimi anni, caratterizzato dall’aumento di capitale dell’Autorità portuale (circa una decina di milioni entro la fine dell’anno), della vendita di due importanti strutture alla Regione che a sua volta ha già concordato la cessione ad imprese installate da tempo nel “Vespucci”, e da un potenziamento del ruolo retroportuale. In quella chiave l’amministratore delegato Bino Fulceri ha presentato alcune proposte di riassetto anche della governance, compresa la possibilità di creare una figura di direttore generale per gestire più direttamente l’operatività e le trasformazioni. Nel delicato momento delle valutazioni Fulceri ha anche proposto le proprie dimissioni da AD per facilitare le scelte relative ai nuovi assetti.

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Pubblicato il
24 Luglio 2019

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