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L’ANGOLO (del) MARITTIMISTA – Mancato pagamento dei canoni demaniali e prescrizione

Luca Brandimarte

Il nostro collaboratore dottor Luca Brandimarte, junior advisor for EU and legal affairs anche in Assarmatori, affronta oggi il tema riguardante i canoni demaniali e prescrizione.

ROMA – Affrontiamo oggi, in questo numero della nostra rubrica, una tematica di un certo rilievo “pratico” per gli operatori del settore. In particolare, nell’ipotesi di mancato pagamento dei canoni demaniali arretrati e mai rivendicati dall’Amministrazione competente (“AdSP”), quando può considerarsi prescritto il relativo diritto di quest’ultima?

Il canone demaniale e, nello specifico, le questioni attinenti alla sua determinazione, alle modalità di pagamento ed al suo aggiornamento, interessa senza ombra di dubbio tutti i concessionari ed il loro “day-by-day” operativo.

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In ambito portuale esso altro non è che il corrispettivo per l’utilizzo esclusivo (c.d. uso particolare) o per lo sfruttamento commerciale di un bene pubblico formante oggetto di concessione (i.e. i compendi portuali) versato da un privato – rectius dal concessionario – a seguito di una determinazione autoritativa da parte della AdSP concedente.

Ai sensi del Codice della Navigazione, segnatamente all’art. 39 Cod. Nav., tale obbligo in capo al concessionario viene determinato (e quantificato) – seppur in forma pattizia – dall’atto di concessione ed inoltre lo stesso Codice, all’articolo 40 Cod. Nav., dispone che «qualora l’utilizzazione di beni del demanio marittimo da parte del concessionario venga ad essere ristretta per effetto di preesistenti diritti di terzi, al concessionario non è dovuto alcun indennizzo, ma si fa luogo a un’adeguata riduzione del canone […]».

In sostanza, il canone di concessione demaniale marittima, oltre a rappresentare il corrispettivo – necessario – per l’utilizzo e il godimento del bene, è un elemento di valutazione per il concessionario stesso circa la convenienza economica dell’operazione globalmente intesa.

A conferma di ciò, e cioè del peso di una equa e corretta determinazione dell’ammontare del canone demaniale dovuto dal concessionario all’interno dell’atto di concessione, sempre il Codice della Navigazione (ex art. 47 Cod. Nav.) prevede, in caso di mancato pagamento (inclusivo delle ipotesi di parziale o inesatto adempimento del medesimo), la decadenza dal titolo concessorio. Appare chiaro, quindi, il meccanismo di protezione fissato dal legislatore che tuttavia prevede – sempre nel medesimo art. 47, co. 1, lett. d) – la possibilità per l’AdSP di valutare caso per caso la gravità dell’inadempimento. Ciò al fine di tentare di scongiurare casi di sanzioni potenzialmente sproporzionate rispetto alla violazione posta in essere nel caso concreto dal concessionario.

Alla luce di quanto sopra, quindi, quando può dirsi prescritto il diritto dell’Amministrazione di richiedere validamente il pagamento di canoni concessori arretrati e non rivendicati?

Nel silenzio normativo generale sulla tematica de qua, ci pare opportuno tentare di rispondere a questo quesito, che sarà certamente di interesse per tutti i concessionari, ricorrendo ai principi civilistici vigenti in materia di prescrizione.

In tal senso giova osservare che, se da un lato, l’art. 2946 Cod. Civ. prevede il termine prescrizionale ordinario decennale, che trova applicazione a fronte di concessioni demaniali marittime rinnovate su base annuale, poiché rispetto alle stesse non è dato ravvisare il carattere della periodicità dei canoni, dall’altro lato, l’art. 2948 Cod. Civ. prevede alcune ipotesi di prescrizione breve e, in particolare, il termine quinquennale per tutto ciò che deve essere pagato periodicamente su base annuale o in termini più brevi.

Da ultimo, giova osservare che anche la giurisprudenza – sia di merito che, soprattutto, di legittimità – in giudizi riguardanti fattispecie concessorie ha optato per l’applicazione del termine prescrizionale quinquennale ai sensi dell’art. 2948, n. 4 Cod. Civ.

In conclusione, quindi, alla luce di tutto quanto sopra esposto, sembrerebbe ragionevole ritenere che nell’ipotesi di concessioni demaniali marittime aventi validità pluriennale, il diritto ad ottenere il pagamento dei canoni concessori arretrati da parte dell’AdSP competente si prescriva, in ottemperanza a quanto previsto dal Codice Civile e dalla giurisprudenza pronunciatasi al riguardo, in cinque anni.

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Pubblicato il
24 Agosto 2019

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