Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Delegazione del Congo visita l’accademia IMAT

Nella foto: La delegazione del Congo guidata dal ministro dei trasporti Mazengu Mikanzu all’IMAT.

CASTEL VOLTURNO – IMAT è Italian Maritime Academy Technologies ha ospitato una delegazione del governo della Repubblica Democratica del Congo. Nel corso della visita la missione, guidata dal ministro dei Trasporti Didier Mazengu Mikanzu, dall’ambasciatore a Roma del Paese centroafricano, Fidele Khakessa Sambassi, e dal console emerito del Gabon a Napoli, Roberto Tatavitto, ha avuto modo di osservare da vicino le strutture del centro di formazione di Castel Volturno.

In particolare, sono stati illustrati funzionamento e finalità dei simulatori a disposizione di IMAT – tra questi il nuovo Challenger, il primo in Italia a svolgere la funzione SRTP (Safe return to port) e parte integrante del progetto Simulation Complex, che permetterà insieme all’Atlantis e al Voyager di disporre di tre dispositivi ognuno a 360° e 21 simulatori di navigazione stand alone; l’area antincendio, la più avanzata a livello europeo in termini di dotazioni e funzionalità; le aule interattive; i corsi erogati, con l’ultima novità rappresentata dalla formazione per i marittimi impiegati sulle navi LNG, così come previsto dal codice IGF dell’IMO.

[hidepost]

“La Repubblica Democratica del Congo”, ha sottolineato il ministro Mikanzu, “è impegnata in una serie di progetti per il rilancio logistico-portuale della sua economia che necessitano di personale formato e specializzato. Per noi è importante confrontarci con una realtà di eccellenza europea in questo settore specifico”.

L’incontro con i vertici dell’Academy ha rappresentato, sotto questo aspetto, un importante occasione per aprire un primo canale di confronto in materia di formazione e certificazione dei marittimi, a tutti i livelli, del Paese africano.

“IMAT – ha spiegato l’amministratore unico, Fabrizio Monticelli – è pronta fin da subito a sostenere tutte le iniziative della Repubblica Popolare del Congo per la qualificazione dei marittimi comuni e degli ufficiali nella sede di Castel Volturno. Allo stesso tempo si possono aprire interessanti prospettive anche per una presenza qualificante sul territorio africano. Tra le ipotesi al vaglio la specializzazione di personale in grado di formare in loco i futuri marittimi e la creazione di un vero e proprio Istituto Nautico che possa fare da punto di riferimento per tutta l’area dell’Africa centrale”.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Dicembre 2019

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio