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Fermare la plastica alla foce dei fiumi

ROMA – Marevivo ha lanciato la seguente petizione e l’ha diretta a Maria Elisabetta Alberti Casellati (presidente del Senato) e a tutti i parlamentari. Chiede anche che sia appoggiata da istituzioni centrali, locali e da chiunque abbia interesse alla salute del mare.

“La legge Salva Mare – sottolinea la petizione – è attualmente al Senato per essere perfezionata.

Marevivo chiede che con urgenza venga approvata e propone che contenga l’emendamento mirato alla pulizia dei fiumi e all’installazione di sistemi di raccolta alla foce per intercettare i rifiuti.

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La plastica visibile in superficie rappresenta solo il 15%, il resto è disperso nei fondali ed è più difficile da recuperare. Col tempo si frammenta in microplastiche e crea problemi alla fauna, alla flora marina e… a noi che indirettamente la ingeriamo.

L’azione di fermare i rifiuti prima che arrivino in mare è stata sperimentata con successo sul Po, sul Sarno e attualmente sul Tevere. Facciamola diventare legge dello Stato.

Cominciamo dall’Italia, diamo l’esempio agli altri Paesi.

Sicuramente dobbiamo tutti fare la nostra parte e impegnarci nel ridurre, riusare e riciclare la plastica… ma nel frattempo?

Cosa aspettiamo per intervenire?

Lo studio di Ellen MacArthur ci dice che nel 2050 in mare ci saranno più plastiche che pesci e quei pochi saranno pieni di microplastiche. Quanta plastica può sostenere il corpo umano? Quale futuro avranno le nuove generazioni?

Oltretutto i rifiuti si spiaggiano sulle coste dove, con ingenti investimenti di denaro pubblico, devono essere rimossi dai Comuni.

Facciamo una spending review ambientale: oltre che risparmiare plastica al mare, risparmiano soldi nelle casse dei Comuni. Insieme possiamo farcela.

Firma per la tua salute e per la sopravvivenza della vita sul Pianeta Terra.

Non c’è più tempo bisogna agire subito e questo, è un modo concreto per farlo.

Facciamo sentire la nostra voce e quella del mare”.

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Pubblicato il
15 Febbraio 2020

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