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Zeta Service sostiene gli ospedali nella lotta

FIRENZE – Zeta Service, l’azienda fondata e guidata da Silvia Bolzoni e specializzata in paghe e amministrazione del personale in outsourcing, ha avviato l’iniziativa “Payroll Giving” per sostenere economicamente gli ospedali delle zone geografiche in cui l’azienda è presente con le sue sedi, ora impegnati nella difficile lotta contro il coronavirus.

Gli ospedali hanno bisogno di fondi per l’acquisto di macchinari e DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) come mascherine, occhiali, tute e guanti, per tutto il personale medico sanitario e per gli addetti alle pulizie e alla sanificazione degli ambienti. Attraverso il “Payroll Giving”, Zeta Service dà la possibilità a tutti i suoi collaboratori che desiderino dare il proprio contributo di donare il corrispettivo economico di alcune ore o di un’intera giornata lavorativa in favore di questa causa attraverso il proprio cedolino paga. L’adesione è assolutamente volontaria e libera nell’importo.

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Per diffondere l’iniziativa il più possibile, Zeta Service ha deciso di presentare il “Payroll Giving” anche a tutte le sue aziende clienti, mettendosi a disposizione gratuitamente per l’attivazione di tale procedura anche all’interno della loro realtà. In questo modo, si potranno coinvolgere molti più dipendenti e il sostegno agli ospedali più consistente.

“Abbiamo utilizzato il “Payroll Giving” anche in passato, per sostenere la ricerca scientifica e i territori italiani colpiti dal terremoto e avevamo avuto un enorme riscontro da parte di tutti i nostri collaboratori, che in ogni occasione dimostrano sempre di avere un cuore enorme. – Dichiara Silvia Bolzoni, ceo & president di Zeta Service – Oggi ci troviamo tutti coinvolti in questa difficile situazione e oltre ad esserci messi a disposizione delle aziende per fornire tutti gli ultimi aggiornamenti normativi gratuitamente, abbiamo pensato a questa iniziativa molto vicina al nostro tipo di lavoro. Ci auguriamo che questa coinvolga quante più possibili aziende Clienti per dare insieme il nostro contributo a chi in questo momento sta soffrendo: sia le persone ricoverate che stanno lottando per la vita sia gli incredibili medici e infermieri che le stanno assistendo con totale d edizione e che necessitano di essere messi nelle condizioni di operare al meglio”.

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Pubblicato il
28 Marzo 2020

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