Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Al Molo Italia Livorno una nave carica di yachts

Nella foto: Una nave della compagnia Gracht come quella che ha attraccato a Livorno.

LIVORNO – Un’operazione davvero atipica quella che ha coinvolto all’inizio della settimana il Molo Italia. Vi ha attraccato la multipurpose olandese “Edam Gracht” con un carico di ben cinque yachts che per conto dell’Agenzia Marittima Mar-Ter di Neri sono stati sbarcati per essere poi avviati a varie destinazioni. La stessa nave ha poi imbarcato un altro yacht proveniente da Savona.

Nel corso delle operazioni, che hanno dimostrato le capacità operative delle imprese portuali livornesi e la versatilità dello stesso scalo, non è stato però possibile documentarle come era stato esplicitamente richiesto, con le riprese cinematografiche anche da un drone.

[hidepost]

C’è stato anzi un episodio molto spiacevole a carico degli addetti della società delle riprese – società autorizzata sia con tutte le licenze ENAC sia con le autorizzazioni dell’AdSP e la formale richiesta dell’Agenzia Marittima – pesantemente maltrattati via telefono dal sottufficiale della Capitanerie addetto alla sicurezza; che in termini irripetibili ne ha impedito il lavoro, contestando loro di aver inoltrato la richiesta alla Capitaneria “solo il giorno prima” e per di più di domenica. Un episodio che, al di là della dichiarata legittimità del “niet”, anche solo per i termini usati non fa onore né alla Capitaneria di Livorno né in generale al Corpo, dove ufficiali, sottufficiali e personale in genere si comportano da gentiluomini così come il mestiere comporta.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Giugno 2020

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio