Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gioia Tauro apre la gara per l’avvio al bacino di carenaggio

GIOIA TAURO – Si è insediata la commissione di gara che dovrà individuare la ditta per la realizzazione della “resecazione della banchina”, al fine di adeguare l’infrastruttura portuale al successivo accosto del bacino di carenaggio. A prendere parte alla competizione pubblica le più importanti ditte di settore, interessate a realizzare un’opera di importanza strategica per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro. L’obiettivo dell’Autorità Pportuale di Gioia Tauro, guidata dal commissario straordinario, Andrea Agostinelli, è quello di implementare e diversificare le attività lavorative attualmente presenti nello scalo calabrese.

[hidepost]

Attraverso la realizzazione del bacino di carenaggio il porto di Gioia Tauro punta ad essere un punto di riferimento, anche, nell’offerta del servizio di manutenzione delle portacontainer medio-grandi, all’interno del circuito internazionale del Mediterraneo.

L’opera è stata finanziata con il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese”, per un complessivo impegno di spesa di 30 milioni di euro.

La realizzazione del bacino di carenaggio si inserisce nella complessiva programmazione di rilancio dello scalo, portata avanti dall’Ente che è impegnato nell’attività di sviluppo infrastrutturale del porto. Collegata ai lavori di “resecazione della banchina”, anche, la progettazione delle operazione di completamento della banchina – lato Nord, per un importo specifico di 16,5 milioni di euro, che garantiranno così l’intero banchinamento dello scalo di Gioia Tauro.

Nel contempo, l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, al fine di garantire il livello di profondità del canale portuale e permettere l’attracco delle mega portacontainer di ultima generazione, sta individuando, con una specifica commissione di gara, la ditta che dovrà procedere alla caratterizzazione dei sedimi portuali, prima di procedere al successivo affidamento dei lavori di completamento del dragaggio dell’intero canale, previsto nel relativo programma triennale di manutenzione dei fondali del valore complessivo di 5 milioni di euro.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Giugno 2020

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio