Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Massimo Provinciali e le piccole cose di pessimo gusto

Massimo Provinciali

LIVORNO – Massimo Provinciali, ormai storico segretario generale dell’AdSP di Stefano Corsini, è tra i pochi che conosco sempre pronto alla sfida a faccia aperta sui temi più delicati del suo operato e più in generale del “suo” sistema portuale. È subito intervenuto, dopo la nostra denuncia della scorsa settimana con un corsivo che lui stesso cita, con queste significative parole.

[hidepost]

Gentile direttore, esco per una volta dal riserbo che da un po’ di tempo ho scelto come linea di condotta, perché nel Suo articolo “Le piccole cose (portuali) di pessimo gusto”, apparso di recente su La Gazzetta Marittima, ci si concentra su eventi che riguardano l’apparato amministrativo che, al momento, dirigo. L’unica cosa di pessimo gusto, caro Fulvi, è lo squallido anonimato dietro cui si rifugiano coloro che, come Lei stesso ammette, Le recapitano “soffiate” che, a mio parere, meriterebbero di essere cestinate e non di avere spazio sui giornali. Quanto al merito, ho una risposta per ciascuno dei temi che ha voluto mettere in evidenza e sarò lieto di darla a chi mi verrà a fare domande guardandomi negli occhi, considerato che la porta del mio ufficio è sempre aperta. Cordiali saluti.

Massimo Provinciali

Il poter avere risposte sui seri temi che abbiamo proposto, e che sono ben più concreti delle “soffiate” di pessimo gusto che abbiamo voluto mettere a tacere – e infatti non le abbiamo riferite, ma forse perché la pandemia ha stimolato il peggio di molti, hanno avuto in questi tempi un andamento come la curva dei Covid – è un risultato importante, di cui Massimo Provinciali si fa garante. Il faccia a faccia con Provinciali è ben gradito e ci guarderemo negli occhi, malgrado i miei siano, forse per motivi anagrafici non troppo efficienti, e riferiremo puntualmente sul prossimo numero, sicuri che saranno chiariti molti dettagli sui temi dei bacini, degli stipendi e dell’aumento di posti nell’ufficio stampa. Solo un retro-pensiero: non sarebbe stato meglio farlo direttamente senza aspettare che lo chiedessimo noi, a nome del cluster portuale? Certo Massimo Provinciali ci darà un’accettabile spiegazione anche di questo punto.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Ottobre 2020

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio