ROMA – “Non lasciamoci accecare dall’emergenza e dalle negatività. Per i porti italiani, catapultati nuovamente sulla linea di confine fra due mondi, si ripropone un’occasione storica di sviluppo di traffici e di centralità nell’interscambio mondiale”.
A lanciare un messaggio contro-corrente è Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, che individua nella guerra fredda fra Stati Uniti e Cina e nella nascita di un nuovo continente economico medio orientale un’opportunità analoga a quella di cui si è giovata l’Italia nell’immediato dopo-guerra quando si è trovata esattamente sulla frontiera fra il blocco Occidentale e il blocco comunista.
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