Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Futuro della raffineria ENI un incontro in Municipio

LIVORNO – Le prospettive dello stabilimento ENI di Stagno, in termini di tenuta occupazionale, miglioramento ambientale e in un’ottica di utilizzo del Recovery Fund per la transizione energetica, sono state il tema al centro di un incontro che si è svolto a Palazzo Comunale tra i sindaci di Livorno Luca Salvetti e di Collesalvetti Adelio Antolini, insieme all’assessore comunale livornese allo Sviluppo Economico Gianfranco Simoncini, con le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uil, Uiltec.

[hidepost]

A seguito di questa riunione partiranno due lettere condivise dai due Comuni, una diretta al Governo e al presidente della Regione e l’altra alla presidente e all’amministratore delegato di ENI, per chiedere che l’impianto di Livorno entri a pieno titolo all’interno del piano di riconversione energetica dell’intera azienda, guardando alla sostenibilità ambientale come elemento della progettazione industriale, nell’ottica di un significativo miglioramento ambientale, come fortemente richiesto dal territorio. Aspetto che va di pari passo alla forte richiesta di garantire la tenuta occupazionale dello stabilimento e dell’indotto.

Da parte dei sindacati sono stati infatti espressi timori che l’impianto di Stagno non sia previsto all’interno del piano di transizione energetica del gruppo e in particolare delle raffinerie italiane, piano che sarebbe oggetto di un confronto tra ENI ed il Governo nazionale. Inoltre circolerebbero ipotesi, non ufficiali né confermate, che potrebbero portare ad una riduzione del peso sociale dello stabilimento di Stagno.

Ritenendo che la presenza di ENI rappresenti per il territorio livornese una realtà fondamentale dal punto di vista occupazionale e produttivo, che con i necessari interventi di tutela e qualificazione ambientale deve proseguire anche nel futuro, le due Amministrazioni ritengono che sia necessario aprire un confronto con i Governi nazionali e regionale oltre che con ENI, per avere garanzie su un piano industriale, che al di la delle ipotesi ventilate nei mesi scorsi per Stagno – ipotesi sulle quali si è aperto un dibattito fuorviante sul futuro della raffineria – preveda interventi rilevanti di riqualificazione dello stabilimento che lo mantengano tra gli impianti primari del gruppo in Italia.

Nel mesi scorsi l’ad De Scalzi aveva parlato di importanti cambiamenti che potrebbero interessare il gruppo, coinvolgendo anche la parte della produzione carburanti, che è una delle attività di punta della raffineria di Stagno (De Scalzi ha affermato che nel 2050 non vi saranno più raffinerie ENI che useranno greggio e petrolio).

I due Comuni chiederanno all’azienda una proposta adeguata, che includa esplicitamente Livorno tra i siti di primaria importanza nella candidatura al Recovery Fund, che preveda risorse per la manutenzione e ristrutturazione complessiva dell’impianto, e collochi strutturalmente Stagno all’interno del percorso di transizione energetica del gruppo.

In tale direzione, anche per ottenere un miglioramento complessivo della qualità ambientale e la tutela occupazionale, l’occasione del confronto col Governo sul Recovery Fund deve essere pienamente colta.

A questo scopo nella lettera verrà anche esplicitamente richiesto un confronto per mettere le prospettive della presenza di ENI a Livorno al centro dell’agenda di governo.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Ottobre 2020

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio