Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Porti di Venezia e Chioggia: approvato bilancio previsionale

Pino Musolino

VENEZIA – Il commissario straordinario Pino Musolino ha approvato il relativo primo elenco di variazioni al Bilancio di Previsione 2020 e il Bilancio di Previsione 2021 dell’AdSP MAS, dopo che i documenti avevano ricevuto il via libera del Collegio dei Revisori dei Conti e il sentimento positivo da parte dei rappresentanti della comunità portuale riunitisi ieri nella seduta dell’Organismo di Partenariato.

Il Bilancio di Previsione per il 2021 riporta un risultato di amministrazione di oltre 18,5 milioni di euro, un risultato di parte corrente di oltre 19,6 milioni di euro e un risultato economico di oltre 2,4 milioni di euro. Sul fronte della gestione finanziaria, il totale delle entrate correnti si attesta a oltre 47,2 milioni di euro per un totale entrate considerando altre fonti di origine statale e regionale di oltre 102,7 milioni.

[hidepost]

Per quanto riguarda le uscite, ammontanti complessivamente a 96,1 milioni, si segnala il significativo volume previsto per gli investimenti in opere, escavi e manutenzioni di oltre 51 milioni, rispetto ai circa 25 milioni del previsionale 2020. Tale importante impegno verso la realizzazione delle opere prioritarie per il sistema portuale conferma il lavoro fatto nel quadriennio e garantisce che il sistema nel suo complesso possa uscire da questa fase di crisi e incertezze in maniera più dinamica ed innovativa, pronto ad affrontare le sfide del futuro.

Prosegue secondo i piani l’attività di riduzione dell’indebitamento in mutui: l’esposizione finanziaria 2020 si attesta a poco più di 79 milioni di euro e dovrebbe scendere ulteriormente a 75 milioni nel 2021, valori dimezzati rispetto al dato 2013, quando l’esposizione bancaria di gruppo era di oltre 166 milioni di euro.

Per quanto riguarda il primo elenco di variazioni di bilancio il risultato finanziario previsto per il 2020 scende da 14,7 milioni a 11,9 milioni per tener conto delle ridotte entrate da tasse portuali e di ancoraggio dovute alla flessione dei traffici causati dalla pandemia.

Il commissario Musolino dichiara: “La previsione di Bilancio 2021 testimonia la resilienza di un Ente che, nonostante le difficoltà dovute al perdurare degli effetti negativi della pandemia globale di Covid-19, è in ottima salute ed è in grado di accantonare oltre 51 milioni di euro per realizzare le opere e gli escavi che, oggi più che mai, risultano fondamentali per riguadagnare competitività, rilanciando l’attività e l’occupazione nei porti di Venezia e di Chioggia. Non ci troveremmo in questa situazione di disponibilità se non avessimo gestito in maniera estremamente professionale i nostri bilanci, avendo fatto oculate economie nel triennio precedente, riducendo un’esposizione debitoria eccessiva e operando un’efficace spending review”.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Novembre 2020

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio