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Il Porto Antico di Ancona si illumina con Iti Waterfront

Rodolfo Giampieri

ANCONA – Il disegno di una nuova luce per il porto di Ancona: sono cominciati da una settimana all’interno dello scalo, i lavori della nuova illuminazione dell’area fronte mare della città, previsti dal progetto Iti Waterfront, ispirato alla sostenibilità e all’efficientamento energetico.

L’intervento complessivo interessa l’area compresa fra il Porto Antico e Porta Pia e la zona fra piazza Dante Alighieri e il Colle Guasco. Capofila e stazione appaltante dell’iniziativa è il Comune di Ancona. Partner sono Università politecnica delle Marche, Soprintendenza delle Marche, Cnr-Irbim e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale che si occupa dei lavori in area portuale.

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I lavori al Porto Antico comprendono la nuova illuminazione del percorso pedonale e stradale dall’Arco di Traiano fino alla base della sede della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco. Opera importante sarà la demolizione della torre faro che si trova vicino all’Arco Clementino, un intervento che consentirà di migliorare la visione della bellezza del luogo, in particolare della prospettiva unica che infila Arco Clementino, Arco di Traiano e arriva al Duomo di San Ciriaco. Una nuova torre faro, per garantire la necessaria illuminazione in ambito portuale, sarà realizzata nell’area del Molo Rizzo. L’intervento è stato affidato all’impresa Serveco di Montemesola, in provincia di Taranto, e dovrà concludersi entro marzo 2021.

L’obiettivo del progetto Iti Waterfront è migliorare le prestazioni energetiche con il ricorso a tecnologie illuminotecniche con fonti luminose ad alto risparmio e creare un percorso emozionale che unisca Porto Antico fino a Porta Pia.

“Questo intervento unisce la bellezza del Porto Antico e dei beni storici-architettonici portuali ai principi di sostenibilità ed efficienza energetica – afferma il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Rodolfo Giampieri -, la migliore illuminazione e la rimozione della torre faro consentiranno di godere ancora di più dell’unicità di questo luogo, simbolo dell’unione fra la città di Ancona e il suo porto che diventa sempre più centro motore di sviluppo economico e occupazionale al servizio di tutta la regione”.

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Pubblicato il
2 Dicembre 2020

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