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di Majo esce da Civitavecchia: dal Partenariato no al bilancio

Francesco Maria di Majo

CIVITAVECCHIA – Una brutta vicenda quella della mancata approvazione del bilancio di previsione per il 2021 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale da parte dell’Organismo di Partenariato. “Niet” amaro mentre c’era stata l’approvazione del Comitato di Gestione. Ma il confronto ha accompagnato con amarezza l’uscita del presidente di Majo, scaduto e non rinnovato dal ministro.

Al centro del contendere le argomentazioni del collegio dei Revisori dei Conti che, pur convenendo con le valutazioni dell’AdSP volte a ritenere che lo squilibrio rilevato sia essenzialmente da ricondurre alle ricadute finanziarie connesse all’emergenza sani​taria da Covid-19 – e ai tempi occorrenti per l’adozione dei provvedimenti di ristoro da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (art.199 del Decreto Rilancio) – ha comunque confermato il diniego (stante la mole e la potenziale onerosità dei contenziosi in essere) allo svincolo delle somme accantonate per contenziosi, grazie alle quali si sarebbe potuto raggiungere l’equilibrio di bilancio. Di conseguenza il collegio ha ritenuto che non ricorressero i presupposti per proporre al Comitato di Gestione l’approvazione del Bilancio previsionale 2021 anche se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prendendo atto degli sforzi dell’ente in ordine alle misure adottate per contenere le spese e aumentare le entrate, aveva invitato lo stesso Collegio a valutare la possibilità di riesaminare la richiesta di svincolo parziale del fondo contenziosi.

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“Ringrazio tutti coloro che, nelle ultime settimane – ha commentato il presidente di Majo nell’ultimo giorno del suo mandato – hanno lavorato assiduamente alla redazione del bilancio di previsione, in particolare il dottor Lucio Pavone e la dottoressa Angela Andriani, cercando in tutti i modi di raggiungere l’auspicato equilibrio di bilancio, intervenendo anche sul parziale svincolo delle risorse vincolate nel fondo contenziosi e presentando, in occasione del Comitato di Gestione, il Piano di riassorbimento del disavanzo. Ringrazio altresì Massimo Soriani per la disponibilità e l’impegno profuso in questi mesi nella veste di segretario generale facente funzioni. Eravamo consapevoli del fatto che questo bilancio presentasse delle criticità legate alla situazione emergenziale che ha colpito più di tutti il porto di Civitavecchia soprattutto per la totale chiusura del traffico crocieristico e, in parte, di quello passeggeri. Proprio però la situazione emergenziale, unita allo sforzo che il MIT ha fatto per creare un fondo a compensazione di quelle AdSP come Civitavecchia che hanno subìto le maggiori riduzioni delle entrate, ci ha indotto comunque a proporre alcune azioni importanti sul bilancio, segnatamente un parziale svincolo del fondo contenziosi (annunciata già nel corso del mese di novembre e illustrata e condivisa nella riunione dell’Organismo di Partenariato del 18 novembre u.s.); svincolo che fino ad oggi, in ragione di un approccio prudenziale, questa amministrazione non aveva mai compiuto. Anzi, nel corso degli ultimi quattro anni, l’ente ha progressivamente accantonato quasi tutto l’avanzo di amministrazione (che ha raggiunto la somma di circa 52 milioni di euro) proprio per il fondo contenziosi (circa 46 milioni di Euro). Al riguardo, peraltro, l’esito della recente sentenza del Tribunale di Roma sull’azione promossa dalla società Fincosit, che ha praticamente azzerato la pretesa risarcitoria di quest’ultima società, fa ben sperare e apre a scenari più ottimistici per il futuro. È evidente comunque che di fronte all’alea dei contenziosi che pesa ancora sul bilancio dell’ente per una somma ingente pari a circa 300 milioni di Euro (sebbene si sia ridotto l’ammontare complessivo a seguito della citata recente sentenza del Tribunale), uno svincolo, seppur minimo, del fondo contenziosi richiedeva una generale condivisione da parte dell’Organismo e dei membri del Comitato in relazione alla straordinarietà e drammaticità, sotto tutti i profili, del momento storico che stiamo vivendo. Auspico pertanto – conclude di Majo – che le risorse del fondo di cui all’art.199 del decreto rilancio possano essere al più presto assegnate a questa AdSP che più di tutte ha subito pregiudizi dal crollo del settore crocieristico e in parte dei passeggeri, in modo da consentire di raggiungere l’auspicato equilibrio di bilancio”.

A chiusura delle sessioni dell’Organismo di Partenariato e del Comitato di Gestione dell’ente il presidente di Majo, dopo aver salutato tutti i membri dell’Organismo e del Collegio e ringraziato per la proficua collaborazione degli ultimi anni, ha acquisito l’unanime via libera dei due organi all’intitolazione della sala Conferenze dell’AdSP all’ex presidente dell’ex Autorità Portuale Francesco Nerli, scomparso due settimane fa.

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Pubblicato il
23 Dicembre 2020

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