Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Attenti ai fondi d’investimento sul demanio

Francesco Ruffini

Dal dottor Francesco Ruffini, già al vertice del porto di Livorno fin dai tempi dell’Azienda Portuale, riceviamo:

Egregio direttore, finalmente ci siamo lasciati alle spalle, senza nessun rimpianto, l’orribile anno 2020, ma persiste il timore che altri guai devastanti possano raggiungerci, a seconda degli effetti dei vaccini, anche per gran parte del Nuovo Anno.

La pandemia originata dal Corona Virus ha portato con sé lutti, devastazioni, stravolgimenti delle nostre vite.

[hidepost]

Ha anche oscurato taluni gravi dinamiche che, originate già in passato, hanno preso oggi nuovo impulso.

Intendo riferirmi ai sempre più massicci interventi nelle attività portuali dei Fondi d’Investimento, che dietro la semplice acquisizione di quote sociali e pur con evidenti profitti per le parti interessate, tendono ad ottenere il controllo delle società concessionarie di beni demaniali per la gestione di attività terminalistiche, con conseguente variazione del management, dei piani d’impresa, dei flussi di traffico.

Ed allora si pongono alcune necessarie riflessioni.

Premesso che il rilascio di qualsiasi atto concessorio, per consolidata affermazione dottrinaria e giurisprudenziale, è subordinato al riconoscimento del c.d. “intuitus personae”, trattandosi di spoliazione – sebbene temporanea – di un bene pubblico a favore di un privato, è da chiedersi se sia legittimo il disinteresse dell’Amministrazione concedente rispetto a fatti che mutano sostanzialmente i termini della concessione.

Oppure, se non sia necessario esperire le procedure imposte dall’art. 46 Codice Navigazione per il subingresso di altri nel godimento della concessione, ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione dell’Autorità concedente – con rideterminazione del canone ove occorra..

Si tratta – all’evidenza – di tematiche meritevoli di adeguato approfondimento nelle sedi competenti, ma fin da adesso riscontrabili in occasione degli ordinari controlli di gestione.

Con i migliori saluti.

Francesco Ruffini

*

Il tema che lei giustamente solleva dovrebbe essere tra quelli primari non soltanto nell’attenzione delle singole Autorità Portuali ma anche a livello ministeriale: perché una disciplina così importante come lei richiama non può né deve rischiare di essere applicata a macchia di leopardo nei singoli porti, secondo le interpretazioni locali. Giusto quindi anche il suo richiamo all’art. 46 del Codice della Navigazione, di cui troppo spesso ci si dimentica. Grazie.

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Gennaio 2021
Ultima modifica
11 Gennaio 2021 - ora: 13:18

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio