Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il favoloso tesoro del Polluce

Nella foto: Una delle cassette con le monete d’oro recuperate.

Il dottor Valentino Chiusa da Napoli ci scrive:

Per prima cosa mi complimento per questo filo diretto con noi lettori, che fa del vostro giornale uno dei pochi di settore a non occuparsi solo dei comunicati stampa. Una domanda: avete scritto, tempo fa, del faticoso recupero in mare davanti all’Elba di parte del “tesoro” della nave a valore Polluce, speronata e affondata da un altro vapore forse non per un vero incidente. Il recupero del tesoro – monete e monili in particolare – ebbe luogo grazie anche alla ditta Neri di Livorno, che operò con un suo pontone. Ecco, vorrei sapere: dove sono finiti i preziosi recuperati, visto che all’Elba si parla di una loro esposizione?

[hidepost]

*

La storia del recupero del carico del Polluce è stata raccontata con molti dettagli inediti anche da un bel libro di Enrico Cappelletti, fotografo e giornalista sub grande collaboratore anche di riviste nautiche. Lo speronamento avvenne in piena notte nel 1841 e i tentativi di recuperare il prezioso carico, tra cui casse di monete d’oro, furono molteplici, compreso un intervento vandalico con una benna da parte di alcuni “pirati” inglesi. Il carico prezioso fu poi in parte recuperato all’estero, e in parte ripescato dall’intervento con l’appoggio di una chiatta attrezzata dell’impresa Neri.

È vero che una parte di questo tesoro è oggi esposto all’Elba: si trova in alcune teche del Museo di Capoliveri, che per le attuali norme della pandemia può essere visitato solo su richiesta. Ma ne vale davvero la pena.

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Gennaio 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio