Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cestino che aspira i rifiuti marini

TRIESTE – A volte le idee concettualmente più semplici sono quelle che funzionano meglio. Per contribuire a risolvere l’inquinamento dei porti causato dalla plastica, da un paio di anni nel mondo si sta diffondendo una nuova tecnologia, consistente in un cestino galleggiante per la raccolta dell’immondizia flottante. Si chiama Seabin (letteralmente bidone del mare) ed è un dispositivo posizionato a filo d’acqua, capace di raccogliere più di 500 kg di rifiuti plastici presenti in mare in un anno. Il cestino è efficace soprattutto in aree come i porti, dove si accumulano i detriti, per tale motivo anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ne ha installato uno al Molo Fratelli Bandiera.

[hidepost]

Funzionando in continuo, h24, sette giorni su sette, Seabin darà un valido contributo alla pulizia del mare in prossimità della banchina alla radice del Molo Fratelli Bandiera, che rappresenta un punto di accumulo dei rifiuti nella cosiddetta “Sacchetta”, dove i mezzi nautici operano con difficoltà e, nel caso di accumulo di sporcizia, risulta necessario l’intervento di personale addetto per una loro raccolta manuale.

Il cestino, il cui prototipo è nato dall’intuizione di due surfisti australiani, Andrew Turton e Pete Ceglinski, funziona catturando tutto ciò che incontra: risucchia la plastica grazie ad un’aspirazione continua dell’acqua di mare, raccogliendo e trattenendo tutti i rifiuti e microrifiuti galleggianti (pezzi di plastica, sacchetti, mozziconi di sigarette, fino alle fibre invisibili a occhio nudo).

“Siamo consapevoli che Seabin da solo non può risolvere i problemi dell’inquinamento in mare, – ha affermato Zeno D’Agostino, presidente dell’Authority giuliana, ma può dare un contributo per la pulizia degli specchi acquei, tanto che stiamo valutando il posizionamento di un altro dispositivo nel porto”.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Febbraio 2021

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio