GENOVA – Dopo la devastante esplosione del 4 agosto scorso che ha raso al suolo ogni manufatto nel raggio di tre chilometri, mietendo oltre 200 vittime, più di 7000 feriti e lasciato senza casa 300.000 persone, Beirut si interroga oggi sul suo futuro essendo il porto un driver trainante dell’economia del Paese.
Con il patrocinio del governo francese, UNESCO-LiBeirut e l’Unione Internazionale degli Architetti, nelle giornate del 12, 13 e 14 marzo, si è sviluppato un grande forum digitale organizzato dall’Ordine degli ingegneri e degli architetti di Beirut: tema un panel internazionale di esperti sulla ricostruzione a Beirut, per confrontarsi sui temi dei trasporti e della mobilità urbana, dell’edilizia abitativa, delle relazioni porto-città e della conservazione del patrimonio storico per definire le linee guida del master plan per la ricostruzione e la rivitalizzazione di una porzione di città dall’enorme valore economico e sociale.
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