Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Epidemie storiche e vittime

Nella foto. Un’immagine dell’apertura del canale di Suez nel 1863.

Un lettore ci chiede sul web se è vero che ci siano state epidemie con più morti degli attuali per il Covid-19. In particolare, riassumendo:

– Se è vero che la cosiddetta peste nera provocò nel 1300 milioni di morti.

– Se è vero che la peste del Manzoni fece vere e proprie stragi.

– Se è vero che anche la costruzione del canale di Suez fu funestata da migliaia di morti.

*

Premesso che quando si parla dell’antichità, fino ed oltre il medioevo, le condizioni igieniche delle popolazioni urbane erano spesso tragiche, il che rappresentava un veicolo ideale per le epidemie, bisogna ammettere che ci sono state pandemie almeno europee con impressionanti numeri di vittime.

[hidepost]

Partiamo dal canale di Suez: la sua costruzione, che ha richiesto più di un milione di operai in gran parte fellah dell’area, sarebbe costata ben 125 mila morti per una epidemia di colera che fu difficile debellare, tra il 1859 e il 1864. Dunque quanto e più sta costando oggi all’Italia la pandemia del Covid-19. Paragone peraltro non corretto proprio per la diversità della cultura sanitaria nei tempi e per le terapie oggi disponibili. Altri migliaia di morti è costato il canale di Panama.

La peste del Manzoni, cioè l’epidemia di peste bubbonica che colpì l’Italia centro-settentrionale e la Svizzera nel 1630 e 1632 costò, secondo le cronache di allora, 1 milione e 100 mila morti, in gran parte nelle città. Fu una immane tragedia anche perché la popolazione delle aree colpite era di soli 4 milioni di persone. E perché si scatenarono vere e proprie cacce alle streghe (i cosiddetti “untori”) con linciaggi e peggio.

Infine la grande epidemia del 1348 detta della morte nera, anch’essa di peste. I dati sono incerti ma si è parlato di 40 milioni di morti in tutto il mondo, senza assolutamente avere idea di quali fossero le cause. Scoperte solo nell’ottocento da un gruppo di medici inglesi che trovarono l’origine dell’epidemia nei parassiti dei topi. Ancora una volta fu la mancanza di igiene nelle città e nelle campagne a generare l’ecatombe.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio