Guerrieri: guerra, con l’olivo della pace

Luciano Guerrieri

LIVORNO – È stata una chiacchierata per telefono, durante uno dei suoi frenetici spostamenti in auto da una riunione a un’altra. Ma Luciano Guerrieri non si fa negare sui temi concreti. Ecco la sintesi delle sue risposte alle nostre domande.

Presidente, prima di tutto: se e a quando la Darsena Europa?

“Sul se non si discute: è uno degli impegni prioritari e sto lavorando anche per costituire la squadra che mi affiancherà come commissario ad ACTA. Voglio che sia pronta quando la Corte dei Conti mi comunicherà che il decreto è diventato operativo”.

Sarà una squadra tutta interna all’AdSP? E quanto numerosa?

“Ritengo che dovrà essere in buona parte interna, affiancata da qualche contratto esterno per ruoli specifici. In sostanza, sei o sette interni, altri tre o quattro esterni. Deve funzionare: e troppa gente rallenta”.

Torniamo ai tempi realistici della Darsena Europa: il suo predecessore parlava di gara a fine aprile, poi sono saltate fuori le cozze inquinate…

“Nessuno l’aveva previsto: c’è stato necessariamente uno stop. Abbiamo fatto da poco un nuovo prelievo di cozze/campioni e ci aspettiamo le analisi. Se tutto andrà bene ripartirà il pressing per deperimetrazione dell’area SIN e quindi la gara”.

Tempi delle gare, presidente: ci faccia una nuova previsione.

“Se non ci stanno altri intoppi prevedo la gara per le progettazioni delle opere foranee entro giugno, e in parallelo quella del terminal per la progettazione esecutiva e la gestione”.

Fa il conto senza l’oste, ovvero il sindaco di Pisa che s’è messo di traverso…

“Ho già chiesto un incontro con il sindaco e ne ho parlato anche in Regione. Sono consapevole delle preoccupazioni sulla possibile erosione delle spiagge di Tirrenia, ma nei programmi c’è anche il loro ripascimento. Ogni dettaglio relativo all’ambiente è stato studiato con attenzione, ma rimaniamo aperti a suggerimenti migliorativi, in tempi ragionevoli”.

Altre beghe da risolvere: la gara dei bacini bloccata ancora una volta dal TAR e il via al “marina” del Medico con i problemi per i circoli nautici locali.

“Ho trovato una realtà estremamente litigiosa, con ben quaranta contenzioni in atto: il mio impegno è già in corso, con incontri e colloqui, per ritrovare collaborazione e non guerre. Sui bacini, aspettiamo che il TAR ci comunichi il merito del suo fermo. Sul Mediceo, sto studiando, con la collaborazione di Azimut e dei circoli, una soluzione transitoria in attesa della Bellana, che non potrà essere realizzata in tempi rapidi e così com’è stata preannunciata. Ripeto che tutto il mio impegno è nel cercare soluzioni condivise, nell’interesse generale ma anche di chi ha costruito e lavorato per anni”.

A.F.

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