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Assoporti ora alla prova

Nella foto: Il saluto tra Giampieri e Rossi.

ROMA – Tempi accelerati per la nuova Assoporti: almeno al vertice, l’avvenuto passaggio di consegne tra il neo-presidente Rodolfo Giampieri e l’uscente Daniele Rossi negli uffici romani dell’associazione, dimostra che c’è urgenza di restituire all’assise dei presidenti delle AdSP la funzione e la rappresentatività che il Governo da tempo non sembra riconoscere.

Il “passaggio del timone” di Assoporti – hanno confermato sia Giampieri che Rossi – è avvenuto “nello spirito di piena collaborazione e unità d’intenti”.

Nel congedarsi dalla struttura dell’associazione, Rossi ha ribadito la sua soddisfazione, “Come ho già detto, in questo momento cruciale per il futuro della portualità, Assoporti ha saputo fare sintesi. Da adesso nel ruolo di associato, darò il mio contributo insieme ai colleghi, e sono certo che Assoporti avrò un ruolo centrale nelle prossime politiche di sviluppo del Paese.”

Giampieri ha colto subito le parole del suo predecessore, sottolineando come “Sarà proprio l’attività legata al rilancio della portualità dopo l’emergenza sanitaria, unitamente alle previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ci guideranno nelle nostre prossime attività associative. Con il supporto dei presidenti delle AdSP e della struttura di Assoporti, lavoreremo al fianco del Ministero, delle Capitanerie di Porto, del cluster marittimo-portuale, delle parti sociali e di tutti i player del settore, per trovare le migliori soluzioni per un rinnovato futuro sostenibile del comparto.”

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Fin qui il cerimoniale. Come abbiamo sottolineato nelle precedenti edizioni, Giampieri ha un doppio e non semplice compito; riportare nell’alveo di Assoporti anche il secessionista Pasqualino Monti, oggi presidente (in scadenza) dell’AdSP della Sicilia Occidentale e già anch’egli presidente dell’associazione: e recuperare il ruolo della stessa associazione sia nei confronti del Governo, sia in particolare come gruppo-guida delle stesse AdSP, facendone un vero “sistema dei sistemi” e non come oggi una disgregata serie di monadi. Va ricostituito anche il vertice e vanno risaldati i rapporti tra le strutture. Giampieri ce la può fare, come ci ha dichiarato lo stesso Pasqualino Monti riconoscendogli “capacità ed onestà intellettuale”. Anche il Governo promette: sperando che non siano promesse da marinai…

A.F.

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Pubblicato il
22 Maggio 2021
Ultima modifica
25 Maggio 2021 - ora: 12:34

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