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Ferrovie e ambiente battaglia nel Carso

ROMA – Il trasporto cargo su ferrovia può essere una scelta “green”: ma può anche rivelarsi inquinante se i binari finiscono per sconvolgere l’equilibrio naturale di un parco come quello del Carso di Trieste.

Così la battaglia in corso tra Roma e Lubiana per il progetto di un nuovo importante tratto ferroviario della Slovenia tra Koper (Capodistria) e Divaccia, che servirebbe a potenziare anche la portualità dell’est Adriatico a spese del porto triestino.

“La questione continuerà a essere oggetto di monitoraggio e sarà affrontata nuovamente nel contesto del dialogo bilaterale con Lubiana in occasione della sessione del Comitato di coordinamento dei Ministri tra Italia e Slovenia che si terrà il prossimo 14 giugno, cui è previsto partecipare anche il nostro Ministero della Transizione Ecologica”.

È la risposta del ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio alla lettera con cui la presidente del gruppo PD alla Camera Debora Serracchiani nei giorni scorsi aveva portato all’attenzione della Farnesina i rischi ambientali connessi al raddoppio della linea ferroviaria Capodistria – Divaccia in Slovenia, che interessa direttamente una zona del Carso triestino, la Val Rosandra, area naturale protetta parte della Rete Europea Natura 2000.

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“Ho sollecitato Di Maio – spiega Serracchiani – anche alla luce del recente incontro trilaterale con gli omologhi ministri degli Esteri di Slovenia e Croazia, chiedendo di aprire un dossier dedicato a questa peculiare situazione, che crea preoccupazione tra la popolazione residente e tra gli esperti”. Il ministro ha confermato che il tema della protezione ambientale dell’Alto Adriatico – ha precisato la parlamentare – resta centrale nel dialogo che portiamo avanti con Lubiana”.

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Pubblicato il
22 Maggio 2021

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