Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Genova chiede il sequestro dei beni Atlantia

GENOVA – “I beni di Atlantia, e quindi ASPI (Autostrade per l’Italia), in quanto provento di un reato penale, vanno sequestrati”. Il Comitato San Cristoforo, che rappresenta autotrasportatori, imprese artigiane, terminal portuali è passato al contrattacco contro la società autostrade presentando alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Genova la richiesta per l’immediato sequestro preventivo dell’azienda ASPI (Autostrade per l’Italia) e dei suoi beni a garanzia di tutti coloro, inclusi i familiari delle vittime del Ponte Morandi, che hanno subito e continuano a subire danni derivanti” dal comportamento di Atlantia e dall’utilizzo distorto dei proventi da pedaggi”. Nel mirino dei legali del Comitato San Cristoforo – al quale aderiscono il Comitato Zona Arancione Ponte Morandi (comitato di cittadini e imprese dei quartieri più direttamente danneggiati dal crollo del ponte), Assiterminal (l’Associazione nazionale dei terminalisti portuali), CNA (Associazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese), Trasportounito (in rappresentanza del mondo dell’autotrasporto) e USARCI SPARCI (Sindacato Ligure degli Agenti di Commercio) – e che vanta il sostegno del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, nonché di Egle Possetti che di questo Comitato è la presidente – sono finiti i pedaggi autostradali incassati dalla società ASPI “e dirottati, secondo quanto sostenuto dai denuncianti, dai lavori di manutenzione della rete autostradale nonché dal suo potenziamento a una cassa che Atlantia è accusata di aver utilizzato per pagare la stessa ASPI”.

[hidepost]

L’istanza segue un esposto presentato a inizio mese e a una relazione consegnata alla Commissione Trasporti e Ambiente della Camera dei Deputati, postula un’azione legale sostanzialmente differente dalle richieste danni o di ristoro avanzate in questi mesi: punta infatti a fare emergere e quantificare le somme incassate con le tariffe che, in violazione delle normative, non sono state utilizzate, come da obbligo, per effettuare i lavori previsti nel testo della concessione e adempiere quindi agli impegni assunti dalla concessionaria stessa, ma sono state invece utilizzate per remunerare direttamente o indirettamente gli azionisti.

[/hidepost]

Pubblicato il
2 Giugno 2021
Ultima modifica
3 Giugno 2021 - ora: 12:58

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio