Confitarma a Venezia: basta con lo “spezzatino”

Mario Mattioli

ROMA – “Oceani sunt servandi. Proteggere il mare e le sue risorse”: Mario Mattioli, presidente Confitarma e Federazione del Mare, intervenendo al convegno “Oceani sunt servandi” organizzato dalla Marina Militare a Venezia il 29 e 31 maggio, nel corso della sessione “Il mare tra interessi economici e sostenibilità ambientale” moderato da Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha ricordato che tutto il cluster marittimo (navi, cantieri, porti, nautica e pesca) chiede da tempo una governance unitaria del mare che ponga al centro la blue economy.

Purtroppo, ancora oggi – ha ricordato Mattioli – gli operatori marittimi non hanno un punto di riferimento competente ma le loro problematiche fanno capo a otto ministeri diversi. Lo spezzatino governativo per il mare in Italia si rispecchia in Europa ove è indispensabile il raccordo per “ingegnerizzare” i progressi verso la decarbonizzazione. Invece stiamo puntando ad un obiettivo in modo disordinato. Un accentramento delle competenze ed una realistica pianificazione sono indispensabili per rendere concreta la decarbonizzazione del trasporto marittimo, ed è molto importante ascoltare le componenti dell’industria. Per ragioni fisiche, di lunghe distanze, di disponibilità, ad oggi è difficile immaginare che l’intera flotta mondiale possa utilizzare combustibili diversi dal greggio, nonostante si stiano sviluppando alternative dual use per navi da crociera e traghetti. Ma, oltre al problema della mancanza di una infrastrutturazione adeguata alle nuove esigenze delle navi, all’esigenza di investimenti massivi, vi è il problema del loro finanziamento. Le navi trasportano il 90% del commercio mondiale, sottovalutare il loro contributo è impossibile.

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