Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Con il sole e anche con la paglia

ANCONA – Mammamia che brutto pasticcio è quello di Ancona. Peggio: nella vicenda della nomina del nuovo presidente dell’AdSP, una volta brutalmente defenestrato l’ottimo Rodolfo Giampieri, stiamo assistendo al più deteriore mercato delle vacche che la politica possa offrire.

La notizia di partenza è nota: la commissione trasporti del Senato, cui spetta valutare la proposta dell’ingegner Africano come presidente post-Giampieri, ha solennemente bocciato il suddetto Africano.

E questo, alla fin dei conti, sarebbe il meno: le commissioni parlamentari esistono per valutare, anche se hanno solo parere consultivo. Il vero “affaire” è su chi ha bocciato e chi invece ha promosso il nome indicato dal ministro. E si scopre che a favore di Africano ha votato solo l’asse tra Grillini e Fratelli d’Italia, mentre PD, Forza Italia e alcuni cani sciolti hanno votato decisamente no, mentre la Lega si è astenuta in chiave critica. Risultato. Proposta Africano rimandata al mittente, cioè al ministro.

[hidepost]

Ora, lasciatemelo dire: il candidato Africano sarà certamente un’ottima persona, anche se il suo curriculum non brillerebbe (e qualcuno ci va pescando dentro alcune contraddizioni): ma quello che imbarazza chi ancora non ha fatto il callo alla politica è l’incredibile asse 5Stelle/Fratelli d’Italia: per questi ultimi, scatenato in difesa del candidato grillino l’onorevole Lollobrigida (che non ha niente a che fare, per fortuna, con l’amata Gina). Insomma, il diavolo e l’acqua santa (o viceversa).

Che succede adesso? Due ipotesi: il ministro tira dritto, se ne frega del nient e nomina Africano, preparandosi alla serie dei ricorsi e all’infinito gallinaio che ne seguirebbe. Oppure, il ministro accetta il “consiglio” e cerca un altro candidato più condiviso, liberando il povero Giampieri (che ha già le sue rogne con la claudicante Assoporti) da una presidenza che di fatto gli è rimasta appiccicata addosso.

La terza ipotesi sarebbe più ragionevole: ma proprio per questo forse la meno probabile. Nominare un commissario, affidando l’incarico a uno fuori dalla politica, come – per esempio – il comandante della Capitaneria locale, contrammiraglio Enrico Moretti, che ci dicono bravo e apprezzato.

Che succederà nei fatti? Aspettiamo sperando nell’estate e nel sole. Come dice il vecchio proverbio: con il sole e con la paglia maturano le nespole e persino la canaglia. Hoops…Hony soit qui mal-y-pense.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Giugno 2021
Ultima modifica
24 Giugno 2021 - ora: 15:59

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio