Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gozzo Mimì “Libeccio” esordisce a Cannes

NAPOLI – La tradizione sposata all più moderna efficienza: Gozzi Mimì, cantiere partenopeo di quasi mezzo secolo, ha scelto il Cannes Yachting Festival, come noto in programma dal 7 al 12 settembre, per il debutto in acqua di uno dei suoi più recenti e ambiziosi modelli: Libeccio 11 Walkaround. La barca, progettata in collaborazione con Valerio Rivellini, recentemente insignito dal magazine USA Robb Report del titolo “One to Watch” nell’ambito del premio “Best of the Best”, rinnova il concetto tradizionale di gozzo rispettandone le linee classiche e raffinate ma, grazie alla configurazione walkaround, secondo il cantiere moltiplica la vivibilità a bordo.

Basato sulla ricerca del connubio tra sportività ed eleganza, Libeccio 11 Walkaround è un gozzo di 11 metri di lunghezza e 3,50 di larghezza. Gli spazi di prua, sia in navigazione sia da fermi, si prestano a diversi usi a seconda della configurazione scelta: due divanetti contrapposti si trasformano infatti all’occorrenza in un prendisole o in un’area dining. A poppa, poi, il divano da cinque posti con spalliere a ribalta si trasforma rapidamente in prendisole e nel pozzetto ci si può muovere liberamente senza percorsi obbligati. Grazie a tutte queste caratteristiche Libeccio 11 Walkaround è una barca destinata a conquistare armatori dai gusti moderni e al tempo stesso raffinati, con esigenze di vivibilità e sportività.

In più, Libeccio 11 Walkaround è l’unico gozzo al mondo ad avere un garage a poppa per tender e toys, mentre gli interni offrono due cabine, una cucina e un locale wc non claustofobico.

Pubblicato il
14 Agosto 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio