E le navi verdi? Tante scelte in divenire
LIVORNO – Non è facile, pur seguendo con attenzione lo sviluppo degli ordini navali, capire come e quanto saranno “verdi” le navi oggi in programma o appena sullo scalo. C’è di tutto: secondo i siti specializzati, la maggioranza dei nuovi ordini riguardano ancora navi con propulsione tradizionale con scrubbed per filtrare emissioni (e si tratta ovviamente di scrubbed sempre più sofisticati). Poi vengono le navi dual-fuel, in genere con il GNL abbinato al carburante più o meno tradizionale, sia pure a basso indice di zolfo. C’è anche chi ha ordinato motori dual-fuel a metanolo (la MAN ci sta lavorando) mentre i costruttori di propulsori mettono a punto anche il sistema con l’idrogeno, che comporta però ancora molti problemi pratici.
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Il diktat europeo per dotare i porti di “cold ironing” sembra al momento più una filosofia che un operativo per gli armatori, che preferiscono dotarsi di sistemi di autoproduzione elettrica e relativo stivaggio che non agganciarsi ai porti. Ma è una delle tante iniziative per il futuro prossimo in completo divenire: a conferma che siamo in tempi dove tutto cambia alla velocità della luce o quasi, a cominciare proprio dalla logistica.
A.F.
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