LIVORNO – L’impegno per i bambini è un atto di civiltà, che dimostra anche come tra i cento problemi della società livornese Porto 2000 ci siano ancora dei cuori.
Ma a margine della ormai infinita sospensione dei progetti di rilancio – un problema all’esame del Consiglio di Stato come abbiamo recentemente scritto – c’è un’altra incresciosa vicenda, quasi altrettanto annosa: quella dell’ex presidente Bruno Lenzi. Accusato di un insieme di reati, dall’utilizzo illecito della carta di credito della società (subito rimborsate, a quanto sostengono i suoi legali) ad altre “facilonerie”, Lenzi sta attraversando un vero calvario di processi, che hanno portato anche al sequestro dei suoi beni, tra i quali una importante collezione di opere d’arte.
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