Le proteste a Trieste non spaventano

TRIESTE – Le proteste dei no-vax al porto non hanno incrinato la fiducia delle aziende nello sviluppo dello scalo che sotto la guida di Zeno D’Agostino, si è caratterizzato per una costante crescita in questi ultimi anni. 

Il Porto di Trieste, come ha recentemente ricordato sulle nostre colonne il presidente di Assoporti, per la sua collocazione geografica e per le sue caratteristiche, è un porto europeo e non solo italiano. La posizione geografica e le caratteristiche fisiche sono certamente fattori importanti ma la capacità di collaborare con il mondo dei privati per stimolare nuovi investimenti e una maggiore offerta di servizi è la chiave di lettura del successo del porto in questi ultimi anni.

È ad esempio il caso di Gruber Logistics, multinazionale della logistica e del trasporto operante in tutta Europa, che in questi giorni ha varato un piano di investimenti focalizzato proprio su Trieste. Gruber Logistics è presente nel porto fin dal 1992 attraverso la gestione soprattutto di carichi eccezionali e fuori sagoma (impianti industriali, caldaie, lamiere, silos ecc…) ma il nuovo piano prevede l’ampliamento dei servizi di trasporto e infrastrutture logistiche. 

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