Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’idrogeno e l’ammoniaca futuro prossimo sulle navi

LONDRA – Un massiccio aumento dei finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo è essenziale per raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050: questo è quanto emerge dal rapporto dell’International Chamber of Shipping e della Società di consulenza in ingegneria, ambiente e strategia “Ricardo”, intitolato “A Zero Emission Blueprint for Shipping”, che delinea i passi urgenti che saranno necessari per trasformare completamente l’attuale tecnologia di propulsione dominante nel settore marittimo e il panorama dei combustibili in meno di tre decenni.

Per garantire che il trasporto marittimo possa raggiungere la sua “quarta rivoluzione della propulsione”, il rapporto evidenzia la necessità di un importante aumento dei finanziamenti per la tecnologia e lo sviluppo nel settore marittimo. Gli ultimi dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia sulla ricerca e sviluppo dei privati nel settore marittimo rivela che la spesa in ricerca e sviluppo è scesa da 2,7 miliardi di dollari nel 2017 a 1,6 miliardi di dollari nel 2019.

Lanciato prima della COP26 e degli incontri cruciali presso l’Organizzazione marittima internazionale, ma esaminato anche in corso del vertice, il rapporto fornisce un modello per i governi e l’industria per indirizzare i loro investimenti nell’innovazione. Ricardo ha identificato un elenco di oltre 260 esempi di progetti di ricerca e sviluppo necessari per superare le principali sfide tecniche e sistemiche e accelerare la transizione verso le emissioni zero di carbonio nel trasporto marittimo. Per finanziare questi progetti si stima sia necessario un costo di 4,4 miliardi di dollari.

Delle centinaia di progetti, 20 progetti in idrogeno, ammoniaca e alimentazione a batteria sono stati esaminati nel dettaglio e scelti come esempio di potenziale modello per progetti di ricerca e sviluppo da commissionare in futuro. Tali progetti sono stati selezionati sulla base del fatto che sono ad “alta priorità” e offrono la più ampia copertura di carburante a zero emissioni di carbonio e opzioni tecnologiche disponibili per il settore. Molti dei progetti individuati impiegheranno da 1 a 6 anni per raggiungere la commercializzazione.

Pubblicato il
13 Novembre 2021

Potrebbe interessarti

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio