Agostinelli: politica, sveglia!

Andrea Agostinelli

GIOIA TAURO – Nel corso dell’evento “Il Porto Incontra” organizzato da Fise Uniport a Gioia Tauro, nei locali di MedCenter Container Terminal, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, dopo aver sottolineato i punti di forza dello scalo di Gioia Tauro, ha detto: “Qui c’è un pezzo dello Stato che ancora riesce a progettare, a realizzare e a sognare, in una cornice di legalità. Ora l’alternativa è della politica, quella regionale e soprattutto quella nazionale, se condividere il nostro sogno, con uno sforzo chirurgico e definitivo, per completare lo sviluppo a terra del nostro porto, oppure lasciare Gioia Tauro così com’è, con i suoi 3 milioni di contenitori annui, primato nazionale, occupazione bene o male salvaguardata, ma nessuno sviluppo del retroporto, nessun beneficio per la Calabria e per il Sud”.

Agostinelli ha quindi percorso i passi che, negli ultimi anni, hanno riportato lo scalo ai vertici internazionali del transhipment “Questo è un porto nuovo dai fondali abissali – ha aggiunto – che curiamo in modo maniacale. Non a caso, le navi porta containers più grandi del mondo ormeggiano qui e in nessun altro porto in Italia. Qui abbiamo le infrastrutture più moderne, un armatore, che è anche terminalista, che sta investendo 210 milioni di euro, anche con il contributo di questa Autorità di Sistema Portuale, e che tutti gli altri porti ci invidiano e corteggiano.

Abbiamo realizzato in questi anni infrastrutture modernissime, il viadotto De Maria e il gateway ferroviario che il porto aspettava da 30 anni, una delle pochissime opere strategiche nazionali del Sud arrivata dalla progettazione alla bollinatura della Corte dei Conti. E poi un bacino di carenaggio per il quale sono pronte le risorse e che fino a 4 anni fa appariva un miraggio visionario e che oggi sta diventando realtà.

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