Approdi in Toscana, avanti tutta

Pietro Angelini

VIAREGGIO – Sembrava a qualcuno una velleità: mettere insieme, per lavorare in collaborazione, strutture di approdo per la nautica storicamente in concorrenza diretta e qualche volta “incattivita”. Eppure Marine della Toscana, il consorzio della portualità turistica italiana partita con tre associati, chiude il 2021 con undici realtà, con un centro studi che opera sul concreto, una serie di siti che con la centralizzazione hanno portato quest’anno a circa 130 prenotazioni di imbarcazioni, e con importanti collegamenti anche con l’estero. Proviamo a fare il punto con il direttore, Pietro Angelini.

Questo 2021 di piena pandemia sembra però aver confermato la voglia di barca malgrado tutto. Dicono che la stagione sia andata bene…

“La stagione per i nostri porti e approdi ha confermato che il settore è tornato a correre, anche se sono mancati spesso i prodotti, ovvero le barche e i motori. Un solo dato: il fatturato del comparto alla produzione è aumentato quest’anno del 20%. E il sold out del nuovo si è visto dalla crescita esponenziale delle vendite dell’usato, con i piazzali dei rimessaggi praticamente svuotati. Sono state vendute anche barche attempate, a conferma che cresce ancora la voglia di andare per mare. E anche trovare un posto d’ormeggio per una barchetta, un gommone, è stato un problema. A conferma che c’è ancora molto da fare sulla nostra costa ma in genere in tutta Italia”.

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