Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Pirateria: il record alla Guinea

LONDRA – La pirateria marittima è in calo, ma non certo debellata. Se la costante e costosa presenza di decine di navi militari ha notevolmente dissuaso i pirati del corno d’Africa, anche grazie a operazioni in Somalia, il golfo di Guinea continua ad essere area sensibile. E sempre secondo i rapporti dell’IMB mentre i pirati somali erano straccioni disperati, quelli davanti alla Guinea sono organizzati, tecnologici, probabilmente diretti da centrali sul web e potentemente armati. Sono anche feroci e non si limitano a sequestrare ufficiali e marinai, ma arrivano anche a torturarli e seviziarli.

[hidepost]

*

Gli interessi italiani sull’area sono tali che ormai da oltre un anno la nostra Marina Militare è presente con almeno una nave (la fregata “Rizzo” dotata anche di elicottero) per cooperare con il marina della Nigeria e altre navi militari sia USA che europee. Secondo un esauriente rapporto pubblicato a settembre dal mensile “Rivista Marittima” a cura del contrammiraglio Francesco Chiappetta, le navi mercantili italiane che operano nel golfo o che vi transitano sono almeno un centinaio per una trentina di società armatoriali. Si tratta di navi da carico, ro/ro, petroliere, lng tanker e unità di rifornimento e di appoggio alle piattaforme di perforazione. Tra cui quelle molto importanti della nostra ENI. L’armamento Grimaldi è tra i più presenti e le sue navi sono state già una volta attaccate (ma si sono disimpegnate).

*

Il servizio della “Rivista Marittima” sottolinea che in tempi di fuel costoso, come gli attuali, i pirati puntano a svuotare e serbatoi delle navi e a saccheggiare gli alloggi equipaggi, oltre a eventuali merci. Quando il prezzo della nafta scende, o a bordo c’è poco da rubare, si ricorre sequestro degli ufficiali, chiedendo alti riscatti. Non sono stati rari i casi di sevizie per accelerare i pagamenti.

L’importanza della sicurezza del settore a portato anche l’IMO a elaborare una risoluzione perché i paesi affacciati nel golfo di Guinea collaborino attivamente alle nazioni marittime nella deterrenza nelle condanne. Qualcosa si è ottenuto (vedi il grafico in prima pagina) ma il fenomeno è tutt’altro che debellato. Dal grafico risultano anche le altre aree sensibili oltre l’East Africa: lo stretto di Singapore e la rada di Callao, entrambe zone con attacchi in aumento.

[/hidepost]

Pubblicato il
1 Dicembre 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio