Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il Progetto “REMEMBER” al Propeller Club Ravenna

Nella foto: Un momento del workshop.

RAVENNA – Di fronte ad una platea numerosa ed interessata, si è svolto il workshop organizzato dal Propeller Club di Ravenna e dall’Autorità di Sistema Portuale per raccontare in cosa consista il Progetto REMEMBER (REstoring the MEmory of Adriatic ports sites. Maritime culture to foster Balanced tERritorial growth), finanziato dal programma INTERREG Italia-Croazia.

Il progetto, di cui è partner l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, vede la partecipazione di 8 porti, italiani e croati, e di istituzioni museali e universitarie italiane e croate e sono stati proprio esponenti del mondo accademico e della ricerca ad illustrare nel corso del workshop i contenuti del Progetto REMEMBER che mira alla valorizzazione del patrimonio storico monumentale ed immateriale dei porti sia dal punto di vista turistico sia quale opportunità per generare nuova economia e nuova occupazione.

In particolare il progetto REMEMBER consente di realizzare percorsi turistici e interventi di valorizzazione del patrimonio storico e monumentale che fanno parte di una strategia di promozione congiunta rivolta principalmente al settore delle crociere. Il Progetto ha una forte dimensione innovativa dal momento che si stanno realizzando otto “musei virtuali”, uno per ciascuno degli otto porti coinvolti (Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Spalato, Dubrovnik), grazie ai quali sarà virtualizzato e reso interattivo il patrimonio monumentale e di conoscenze di ciascun porto.

Nel porto di Ravenna in particolare il museo virtuale è dedicato al sistema portuale, alla storia dello scalo ed alla cultura del lavoro e dell’impresa ad esso collegata. All’interno del museo, che sarà visitabile dalla primavera prossima tramite una piattaforma digitale denominata Adrijo, vi saranno foto, video, testi ed animazioni legati alle eredità storiche e culturali, sia intangibili (culture e tradizioni), che tangibili (edifici ed infrastrutture) del porto di Ravenna.

Il porto e la città di Ravenna saranno così inseriti all’interno di una rete internazionale di strutture simili, rafforzando l’immagine dell’Adriatico quale spazio culturale condiviso e crocevia di rotte commerciali.

Pubblicato il
8 Dicembre 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio