Il relitto Berkan a Piombino

Nella foto: Le operazioni di smantellamento del relitto a Ravenna.

PIOMBINO – Sono sbarcati in questi giorni i principali spezzoni del relitto della “Berkan B”, fatto a pezzi a Ravenna dopo una lunga odissea che ha condizionato lo sviluppo dello scalo ed è stata risolta grazie all’intervento dell’ammiraglio Caligiore del nucleo operativo del ministero dell’Ambiente. Trasportati dall’Adriatico al porto livornese con la chiatta specializzata che ha ospitato anche l’ultimo settore di 800 tonnellate, i pezzi della nave turca naufragata nel 2017 sono in fase di sbarco per la demolizione da parte di PIM. 

Il viaggio della chiatta da Ravenna a Pimbino è stato travagliato per il maltempo, che ha costretto il convoglio a cercare più volte ridosso sottoposta. Ma Piombino è l’unico porto italiano, insieme a Genova, autorizzato alle demolizioni navali sulla base delle normative UE, ed a Piombino si attendono anche i resti di altre 5 navi che fanno ancora parte del “cimitero navale” alle porte di Ravenna: una realtà che ha condizionato a lungo lo sviluppo dell’avamposto di quello scalo per altri versi tra i più importanti dell’intero Adriatico centrale.

La demolizione dlla “Berkan B” e il trasferimento dei suoi settori alla PIM di Piombino è stata salutata con sollievo e soddisfazione dal presidente della AdSP dell’Adriatico Centro-Settentrionale dottor Daniele Rossi che ha combattuto sul tema una dura battaglia per anni, con riflessi anche a livello di magistratura.

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