Anche un fondo per l’idrogeno

ROMA – Ci sono molti provvedimenti mirati a sostenere economicamente la transizione energetica, e anche l’introduzione dell’idrogeno nel settore della mobilità, nella legge di bilancio 2022, quella che una volta era nota come ‘Finanziaria’. Lo sottolinea HydroNewsLetter nella prima uscita dell’anno riferendosi al testo della manovra approdata alla Camera, dove il Governo ha posto la questione di fiducia per ‘blindare’ il documento.

Al momento quindi la sua formulazione non è ancora quella definitiva, almeno formalmente, anche se verosimilmente non ci sarà margine per ulteriori modifiche sostanziali.

Secondo la ricostruzione dell’agenzia Ansa, sono almeno 15 gli articoli della legge che riguardano tematiche ‘green’ o comunque legate alla sostenibilità ambientale.

Tra i più significativi, quello che istituisce presso il Ministero dello Sviluppo Economico un Fondo per il sostegno alla transizione industriale: la dotazione è di 150 milioni di euro dal 2022, con l’obbiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee. Nel 2022 viene poi prorogato con 2 milioni di euro il credito d’imposta al 15% per l’innovazione tecnologica finalizzata alla transizione ecologica o all’innovazione digitale 4.0.

Ma si parla nello specifico anche di idrogeno, nella nuova Finanziaria: presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili viene infatti istituiti il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile, dotato di 2 miliardi dal 2023 al 2034. Risorse che dovranno essere spese per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni secondo gli obiettivi del piano europeo ‘Fit for 55’, attraverso il rinnovo del parco autobus locale con l’acquisto di treni a idrogeno, la realizzazione di ciclovie, lo sviluppo del trasporto merci su ferro, l’adozione di carburanti alternativi per navi e aerei e il rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto. Oltre un miliardo e mezzo viene inoltre stanziato nei prossimi 15 anni per le metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, mentre 3,35 miliardi dal 2022 al 2036 sono destinati agli interventi di adeguamento delle strade.

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