Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Addio a Francesco Ruffini

Francesco Ruffini

LIVORNO – “È un giorno triste per Livorno e per la portualità. Oggi la nostra città perde non soltanto il primo segretario generale della Port Authority ma anche un uomo di grandi competenze marittime e portuali, un civil servant che ha saputo dare lustro al porto”. Con queste parole, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Luciano Guerrieri ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Ruffini, che dal 1996 al 2003 ha guidato l’Autorità Portuale di Livorno a fianco del primo presidente, Nereo Marcucci.

Il segretario generale dell’Ente, Matteo Paroli, lo ricorda “quale stimato uomo delle istituzioni che nelle pubbliche responsabilità ricoperte si è prodigato per il bene comune”.

“La sua morte – ha concluso Paroli – rappresenta un motivo di dolore profondo per tutti noi. Il suo impegno costante e mai scontato ha contribuito a rendere grande il nostro porto. A nome di tutti i dipendenti dell’AdSP, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia, alla quale ci stringiamo idealmente in questo momento di tristezza”.

[hidepost]

*

Francesco Ruffini, già ufficiale superiore delle Capitanerie di Porto, si era fatto apprezzare anche come segretario generale dell’Azienda Mezzi Meccanici, l’istituzione che sotto la guida del compianto Franco Cecchetti aveva a lungo amministrato il porto prima della costituzione delle AdSP: competenze, puntuale, qualche volta spigoloso ma anche integerrimo, era stato anche collaboratore della nostra testata giornalistica, con interventi anche recenti sempre intelligente centrati. Ai famigliari e a tutto il porto le condoglianze del nostro giornale.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Febbraio 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio