A Brindisi nuove briccole con il pontile pedonale

Nel rendering: Così i traghetti ormeggeranno di fianco e non più di poppa.
BRINDISI – Con “Determina n. 85” del 14 marzo, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha aggiudicato la gara, aperta e telematica, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, relativa all’appalto integrato: “Porto di Brindisi: potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena Ovest – Realizzazione di briccole con pontile”.
La ditta che si è aggiudicata l’appalto integrato (la stazione appaltante ha predisposto il progetto preliminare e l’appaltatore, selezionato anche sulla base del progetto proposto, predisporrà la progettazione esecutiva) è l’A.T.I. Venna s.r.l./Research Consorzio Stabile s.c.arl, con sede legale a Taurisano (LE) che ha offerto un ribasso del 20%, per un importo totale di appalto di circa 6 milioni 400 mila euro.
I lavori che avranno una durata di circa 10 mesi.
Si tratta di un’opera strategica per il porto di Brindisi, attesa e auspicata da anni, sia dagli organi tecnici competenti, piloti e ormeggiatori, sia dalla Capitaneria di Porto, in quanto necessaria per innalzare i livelli di sicurezza, nelle fasi di ormeggio delle navi traghetto che ordinariamente attraccano di poppa presso le banchine.
“Abbiamo espletato una procedura complessa attribuendole carattere di urgenza – commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Il porto di Brindisi e i suoi traffici non possono permettersi di perdere ulteriormente tempo rispetto alla realizzazione di un’opera fondamentale per l’innalzamento degli standard di sicurezza degli operatori e per il rilancio dello scalo. Con il mooring dolphin (le briccole), infatti, saremo in grado di garantire al traffico dei rotabili e quindi alle Motorways of the Sea (Autostrade del Mare) nuove e rilevanti potenzialità di crescita, riducendo sensibilmente, soprattutto in questo momento particolare, l’impatto dell’aumento dei carburanti sull’economia. Assicurare, infatti, ai vettori giunti in porto facilità, sicurezza e celerità nelle manovre di ormeggio significa rendere lo scalo messapico fortemente attrattivo nel segmento Short Sea Shipping e dunque nuovamente volano dello sviluppo della città e del suo retroporto. Il traguardo, peraltro, è perseguito attraverso un’opera dal minimo impatto ambientale e quindi assolutamente coerente con la nostra visione di green port”.
L’intervento consiste nella infissione in mare, nel porto medio, di 6 briccole: la prima, lato terra posta a 17 mt dall’attuale banchina (Costa Morena Ovest); le quattro successive poste ad intervalli di 30 mt; l’ultima (la sesta) lato mare posta a 60 mt dalla precedente. Le briccole saranno collegate tra loro da una passerella metallica, per consentire il solo accesso agli ormeggiatori.