Senza donne niente welfare

TORINO – Il 71% dei caregiver familiari in Italia sono donne. Il 92,8% delle donne aiuta economicamente figli e nipoti. Sono le donne che tengono in piedi il Paese: nonne, madri, caregiver. Sono loro il vero welfare sostitutivo, loro che scontano la mancanza di politiche di welfare adeguate sia che si tratti di gestione dei bambini, sia che si tratti di politiche per la non autosufficienza. Sono i dati elaborati dal Centro Studi di Senior Italia FederAnziani che restituiscono uno spaccato dell’universo femminile senior e caregiver.

“Parlare di donne e salute significa in primo luogo parlare di Medicina di Genere”, commenta Rossana Berardi, presidente di Women for Oncology Italy. “Le donne vivono più a lungo degli uomini, ma si ammalano di più, usano di più i servizi sanitari e vivono un maggior numero di anni in cattiva salute. Nel nostro Paese è ancora lunga la strada per l’applicazione di un approccio di genere nella pratica clinica, che promuoverebbe l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure, producendo un circolo virtuoso con risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale. Sull’altro fronte, quello del lavoro, le donne sono la base del nostro sistema salute. Rappresentano il 70% della forza lavoro in questo settore a livello globale (fonte OMS), ed è donna il 67% del personale all’interno del Sistema sanitario nazionale in Italia. Secondo i dati del Conto annuale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, tra i medici la percentuale di donne e uomini è abbastanza vicina, mentre nelle altre professioni la quota femminile supera di molto quella maschile. Tra gli infermieri sono 207 mila le donne e circa 60 mila gli uomini. La parità di genere è una meta ancora lontana: i progressi sono lenti e perdurano i divari a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, nelle posizioni dirigenziali e nella partecipazione alla vita politica e istituzionale”. 

Inoltre quasi 3 volte su 4 il familiare che si occupa di un anziano che ha bisogno di cure in Italia è donna. I “aregiver” possono essere, prevalentemente, badanti (67,2%), coniugi o compagni (7,5%), figli e figlie (18,8%). Sei volte su dieci (60,9%) questi caregiver familiari, in prevalenza donne, sottraggono tempo alle proprie attività per provvedere alle cure del malato. Alle donne, ancora oggi, è assegnato il compito di provvedere agli aspetti pratici della cura dei figli, del coniuge, degli anziani.

Quanto alle nonne, il 92,8% di loro aiuta economicamente figli e nipoti. Quasi una su due (il 47,9%) dichiara di farlo spesso. Per più di una su quattro questo significa privarsi di una grossa fetta della pensione. L’impegno con i nipoti e altrettanto totale.

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