Anti-pirateria nel Golfo di Guinea

ROMA – Nelle acque del Golfo di Guinea, diventate tristemente famose per numerose aggressioni piratesche alle navi e alle piattaforme, si è svolta un’esercitazione antipirateria che ha coinvolto la ro/ro Grande Congo del Gruppo Grimaldi, la Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), la Centrale Operativa della Marina Militare presso il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), la centrale operativa IMRCC del Comando Generale del corpo della C.P – Guardia Costiera (Maricogecap), la sede operativa del Gruppo Grimaldi in Napoli e la fregata Luigi Rizzo della Marina Militare.

Nonostante la diminuzione di attacchi registrata a livello globale nell’ultimo anno – afferma il Comando Generale delle Capitanerie – il Golfo di Guinea rappresenta il principale hotspot di tale fenomeno e un’area di particolare interesse strategico ed economico per il nostro Paese sia per i numerosi scambi commerciali con in Paesi della regione, che in termini di approvvigionamento di risorse energetiche.

L’esercitazione ha avuto inizio con l’attivazione da parte del mercantile attaccato del sistema automatico di allarme di sicurezza (SSAS – Ship Security Alert System), che ha inoltrato un segnale di pericolo alla Centrale IMRCC della Guardia Costiera, presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto a Roma, la quale ha proceduto ad informare la Centrale Operativa della Marina Militare (COMM) che ha disposto l’intervento di Nave Rizzo, unità impegnata in missione di antipirateria, presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Golfo di Guinea condotta dalla Marina Militare e denominata “Gabinia” sotto il Controllo Operativo del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).

Ll CSO (Company Security Officer) del Gruppo Grimaldi, una volta confermato l’attacco (simulato) ha immediatamente attivato il protocollo anticrisi della Compagnia assicurando così la rete di comunicazione/monitoraggio con tutte le parti coinvolte e l’opportuna risposta aziendale ad una circostanza di questo tipo. 

Al momento dell’abbordaggio simulato dei pirati, il comandante e il timoniere, prima di fermare le macchine, si sono riuniti al resto dell’equipaggio nella Cittadella da dove, oltre al controllo del mercantile, sono state assicurate, e realisticamente provate, le comunicazioni con nave Luigi Rizzo che, nel frattempo, ha rapidamente raggiunto il mercantile al fine di intervenire e contrastare l’attacco. La Forza di proiezione navale, connubio composto dalla stessa Nave militare, il personale altamente specializzato della Brigata Marina San Marco e gli elicotteri imbarcati della M.M., costituisce un insieme unico di elementi, con reale capacità di intervento in situazioni critiche a principale salvaguardia degli equipaggi sottoposti ad attacchi.

L’esercitazione ha confermato la consolidata sinergia raggiunta fra la Marina Militare, Maricogecap, Confitarma e il Gruppo Grimaldi, nonché l’importante azione di presenza e sorveglianza svolta dalle unità navali militari nazionali in un’area di cruciale interesse strategico per la salvaguardia degli interessi marittimi del Paese.

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