SARS-CoV-2 e porto di Livorno

LIVORNO – La commissione speciale SARS-CoV-2 ha recentemente affrontato i temi relativi alla portualità livornese, con una sintesi riferita dalla presidente Cristina Lucetti a seguito di una accurata indagine.

Il lockdown – ha detto la presidente – ha avuto effetti molto negativi su tutto il comparto della portualità e della logistica. I dati parlano chiaro: praticamente azzerato il traffico crocieristico, -30% sul traffico navi, -20% sui rotabili, – 46% sulle auto nuove, -70% sui passeggeri.

L’unico dato positivo sembra essere i “forestali” in crescita. Nel 2021 la situazione è migliorata rispetto al 2020, ma ancora lontano dalla movimentazione e dal tonnellaggio del 2019 (anno eccezionale); oggi i dati ci dicono che siamo 6 punti percentuali al di sotto. 

Come ha spiegato in commissione il presidente del’AdSP Luciano Guerrieri, la pandemia è purtroppo ancora in corso e gli operatori si trovano a dovere affrontare tanti altri temi sul campo: il conflitto in Ucraina, i cambiamenti climatici, l’inflazione che si riaffaccia, la carenza di materie prime, il caos energetico. Non mancano motivi di incertezza e preoccupazione, primo fra tutti l’aumento dei costi delle materie prime, del trasporto e della produzione; inoltre le difficoltà di approvvigionamento globale e la mancanza di lavoratori, per esempio nel settore degli autotrasporti determinano un quadro molto preoccupante. 

Il 2026 rappresenta l’orizzonte temporale – secondo Guerrieri – in cui lo scalo livornese sarà in grado di presentarsi con un’offerta logistica quasi totalmente rinnovata in termini di competività. È essenziale, per il presidente Guerrieri, accompagnare gli aspetti che riguardano la transizione energetica ambientale e digitale e quindi l’innovazione e la competività del nostro scalo. Il presidente dell’AdSP ha ricordato i finanziamenti ottenuti dal PNRR e dal fondo complementare: per esempio per il cold ironing a Livorno sono arrivati 44 milioni di euro; per le fonti rinnovabili il Ministero dell’ambiente ha stanziato 32 milioni di euro.

Sostenibilità, resilienza delle infrastrutture e digitalizzazione sono le priorità sulle quali puntare per rendere il porto di Livorno prospettico e competitivo, rispondente alle normative comunitarie e agli indirizzi statali.  

Riguardo al settore degli autotrasporti, le associazioni di categoria hanno riferito che il passaggio del 16 marzo con il Governo non è stato soddisfacente. Il pacchetto di proposte presentato dalla vice ministra Bellanova è stato infatti valutato insufficiente, a fronte della grave crisi economica, aggravata dall’incremento registrato sul prezzo del gasolio.

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